Nella seduta di martedì 28 giugno il Consiglio Comunale ha approvato la delibera di ulteriore proroga alle attuali deroghe al regolamento dei dehors, che potranno restare per altri tre mesi così come sono oggi fino al 30 settembre. “Si tratta di unna proroga concessa dalle normative nazionali – ha sottolineato l’assessore Stefania Gasparini – e le deroghe ai regolamenti comunali riguardano sia le strutture temporanee di arredo esterno (dehor) sia il regolamento per l’utilizzo di spazi pubblici in centro storico per i quali sarebbe previsto il parere vincolante della Soprintendenza. Restano da rispettare le normative in materia di sicurezza per garantire la circolazione delle auto, il passaggio pedonale e l’assenza di barriere architettoniche”.
Carpi Futura, pur votando a favore, in quanto “si tratta di recepire una normativa nazionale a sostegno delle attività produttive, non può non esprimere – ha affermato il consigliere comunale Michele Pescetelli – una certa preoccupazione per quel che riguarda il decoro urbano. Occorre un confronto continuo con gli esercenti affinché, anche in assenza di obblighi, tutte le installazioni rispondano a criteri di decoro e siano compatibili esteticamente con la buona immagine che si vuole dare del centro storico. Per questo è fondamentale un lavoro di relazione e confronto continuo. Da tenere sotto osservazione anche il rischio di abbandono delle strutture alla fine del periodo estivo per non creare situazioni di percezione di poca cura all’interno del centro storico”.
“Ci sono situazioni che meritano risposte chiare – ha detto nel suo intervento Giulio Bonzanini (Lega) – e al di là del contenuto della delibera vorrei vedere qualcosa di più duraturo in tema di dehor. Il covid non può giustificare continue proroghe alle deroghe e chi condivide questi spazi pubblici merita risposte”.
Sul futuro Regolamento al quale da alcuni mesi stanno lavorando gli uffici comunali con “l’obiettivo di adattarlo alle esigenze più attuali – ha risposto l’assessore Gasparini – è iniziato l’iter di confronto con la Soprintendenza”.