L’allargamento della Ztl all’intero centro storico di Carpi si farà: si tratta di decidere in che tempi e in quali modi. Nonostante la flessibilità del Piano Aria Regionale e le rassicurazioni avute in Regione nell’aprile del 2019 quando la proposta tramontò, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Carpi approvato in Giunta nel febbraio 2019 contiene l’indicazione di allargare la Zona a Traffico Limitato. Tant’è che, allora, il Sindaco Bellelli aveva aperto alla possibilità di spostare parti di Ztl dal centro storico ad altre zone, ad esempio davanti alle scuole, recuperando metri quadrati di Zona a Traffico Limitato senza penalizzare il centro storico. Oggi, a distanza di tre anni, il Comune di Carpi ha ripreso l’interlocuzione con i diversi soggetti coinvolti a partire da un’analisi della sosta in centro storico redatta dai tecnici dell’ufficio comunale e illustrata in una serie di slide che contengono anche una proposta di scenario.
L’Amministrazione comunale precisa “che non è stato approvato alcun progetto di modifica della viabilità in centro storico: semplicemente, sono in corso in queste settimane incontri durante i quali si affrontano scenari di medio e lungo termine (3-5 anni). Per il breve periodo, il Comune prevede nelle prossime settimane ulteriori incontri che coinvolgeranno residenti, attività, associazioni e Consulte, per definire insieme quali nuovi interventi sia possibile mettere in campo al fine di migliorare la qualità e l’accessibilità del centro storico”.
Martedì 24 maggio si è tenuto l’incontro tra gli assessori Gasparini, Lugli e Truzzi (collegato da remoto) e i rappresentanti delle associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Lapam e Cna.
“Il foglio bianco che era stato consegnato al Sindaco dai commercianti del centro a luglio del 2020 è rimasto tale e vogliamo scriverlo insieme condividendo le scelte” afferma Daniele Gilioli di Confcommercio. “Se la proposta è quella di perdere centinaia di posti auto non possiamo essere favorevoli: non è il progetto giusto, né il momento giusto perché per la comodità di chi abita in centro, noi rischiamo la sopravvivenza. Dopo questi due anni i negozi del centro hanno bisogno di un impulso positivo non di un freno”.
“In attesa di avere maggiore chiarezza sui contenuti della proposta progettuale – ribadisce Riccardo Cavicchioli di Lapam – occorre fare i conti con la situazione economica che è disastrosa per il commercio in centro urbano particolarmente provato dopo due anni di pandemia, l’affermazione del commercio online e il moltiplicarsi di centri commerciali Per migliorare lo scorrimento del traffico e limitare l’inquinamento bisogna realizzare la bretella, migliorare l’accesso alla città dal casello autostradale, attrezzare parcheggi scambiatori prima ancora di allargare la Ztl”.
Sara Gelli