Gatto intrappolato in una rete da calcio: il veterinario gli ha amputato una zampa

“Questo è quello che succede quando i gatti randagi in difficoltà non vengono segnalati per eventuali cure”, a dirlo è la presidente del Gattile di Carpi, Pierangela Ferrari, dopo che il veterinario è stato costretto ad amputare la zampetta del giovane gatto recuperato venerdì 20 maggio, in via Vecchia a Saliceto Buzzalino, frazione di Campogalliano, dai volontari del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso di Modena.

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“Questo è quello che succede quando i gatti randagi in difficoltà non vengono segnalati per eventuali cure”, a dirlo è la presidente del Gattile di Carpi, Pierangela Ferrari, dopo che il veterinario è stato costretto ad amputare la zampetta del giovane gatto recuperato venerdì 20 maggio, in via Vecchia a Saliceto Buzzalino, frazione di Campogalliano, dai volontari del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso di Modena.

A trovare il micio erano stati alcuni cittadini che, dopo averne udito il miagolio disperato, lo avevano notato impigliato nella rete di una porta di un campo da calcio in parte arrotolata a terra: appena cercava di liberarsi dalla presa muovendosi, il laccio si stringeva sempre di più attorno alla zampetta. Le persone hanno così avvertito i Vigili del Fuoco che però, non avendo una squadra libera, hanno passato la segnalazione a Il Pettirosso, associazione che solitamente si occupa di animali selvatici. I volontari non si sono comunque tirati indietro e anzi hanno subito raggiunto l’animale in difficoltà. Liberarlo dalla rete, che per lui si era trasformata in una vera e propria trappola, bloccandolo sotto il sole cocente di questi giorni, si è rivelata un’impresa tutt’altro che semplice per i volontari: il gatto oltre a essere selvatico era ovviamente stremato e terrorizzato dalla situazione. Una volta recuperato e messo in sicurezza, il gatto, di 7 o 8 mesi, è stato preso in carico dal Gattile di Carpi che ovviamente lo ha affidato alle cure del veterinario: oltre a rifocillarlo e reidratarlo è stato necessario curagli la zampa rimasta impigliata nella rete. Purtroppo però dagli accertamenti diagnostici è emerso che l’articolazione era bloccata da tempo e la zampetta di conseguenza ulcerata, dal momento che il povero micio quando camminava o correva la trascinava a terra.

L’infezione si stava diffondendo ed è così stato necessario amputargliela. “È fondamentale – sottolinea Pierangela Ferrari – che la gente quando nota la presenza di gatti randagi in difficoltà lo segnali tempestivamente al gattile di competenza: in questo modo i volontari possono metterli in sicurezza e accudirli in modo adeguato, specie se, come in questo caso, l’animale è anche alle prese con un serio problema di salute. Questo gatto è stato curato solo perché vittima di un incidente, altrimenti avrebbe rischiato la vita dal momento che un’infezione non trattata è, come noto, molto pericolosa. Paradossalmente quello che gli è capitato con la rete è stato per lui un colpo di fortuna. Un altro aspetto su cui non ci stanchiamo di sensibilizzare le persone è l’importanza della sterilizzazione, anche e soprattutto dei randagi ma è opportuno che ci vengano segnalati così noi li catturiamo e procediamo con l’intervento, per poi rimetterli in libertà nel loro territorio. In questo periodo – conclude la presidente – sono tantissime le segnalazioni di gatte randagie con cucciolate al seguito che arrivano al nostro gattile con tutte le conseguenze in termini di costi e gestione che ciò comporta”.

Per quanto riguarda il futuro del micio, ribattezzato Buzzalino, in virtù del luogo del suo ritrovamento, le volontarie del Gattile di Carpi provvederanno a fornire aggiornamenti attraverso i social sulle sue condizioni e su come procede la sua convalescenza.

Federica Boccaletti