Sei di Carpi se… almeno una volta, hai mangiato le paste di Mailli. Una storia, quella della Pasticceria Mailli, chiusa nel 2004, che ha il sapore delle cose buone. Una storia che profuma di burro e vaniglia, di impegno, passione e determinazione. Una vita, quella di Bruno Mailli, fondatore dell’omonima pasticceria, che la nipote Vilde ha voluto raccontare nel suo libro Una storia di pasticceri. Una testimonianza preziosa che ci consente di ripercorrere lo sviluppo dell’arte pasticciera a partire dagli Anni Cinquanta del secolo scorso e di scoprire come i dolci sono approdati sulle tavole dei carpigiani. Pagina dopo pagina ci addentriamo tra le pieghe di una città che non esiste più. Una Carpi in bianco e nero tratteggiata con delicatezza e che si muove sullo sfondo delle vite di più generazioni di pasticceri. “Sulle vetrine della pasticceria – scrive l’autrice – si sono specchiati in successione i cambiamenti di una città che, soprattutto con il boom della maglieria, ha raggiunto in pochi anni il benessere economico, scoprendo il gusto del lusso anche nelle piccole cose”. La pasticceria, inaugurata nel 1948, nel corso de tempo ha cambiato diverse sedi rimanendo però sempre all’ombra della Cattedrale, “meta insostituibile di un rito irrinunciabile e caro ai carpigiani, grandi acquirenti di paste e dolciumi dopo la messa”.
L’Università Libera Età Natalia Ginzburg organizza giovedì 26 maggio, alle 17,30, in Sala Duomo, la presentazione del libro Mailli – Una storia di pasticceri insieme all’autrice Vilde Mailli che dialogherà insieme al giornalista enogastronomico Lamberto Mazzotti. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.