Nel 2022 non ricorrono solo i 10 anni dal terribile terremoto che ha sconvolto l’Emilia, ma si celebra anche un anniversario speciale per tanti carpigiani, ovvero i 130 anni dalla nascita dell’Istituto di Formazione Scolastica Sacro Cuore in via Curta Santa Chiara n°20 che, da oltre un secolo, accoglie i bambini in età prescolare fino a quelli della secondaria di primo grado guidandoli nel loro percorso di crescita e formazione all’insegna della concezione cristiana dell’uomo e della fraternità. 130 anni di traguardi, gioie, sogni, impegno e fiducia nel futuro e nel prossimo che verranno celebrati con una messa speciale in Duomo, sabato 7 maggio, alle 10,30. La funzione sarà celebrata da don Massimo Dotti, presidente di A.C.E.G – Attività Cattoliche Educative Gioventù.
L’Istituto Sacro Cuore opera a favore dei bambini e dei giovani dal 1891, anno in cui l’allora vescovo monsignor Gheraldo Araldi affidò alle Suore della Carità, presenti a Carpi nel settore ospedaliero, il compito di aprire una scuola di lavoro per fanciulle. Alla scuola di lavoro fu presto aggiunta una Scuola Materna, in seguito una Elementare ed infine la scuola media denominata Scuola Media S. Vincenzo de Paoli.
Nel 1957, dopo aver ottenuto la legalizzazione, fu denominata Scuola Sacro Cuore e venne gestita dalle Suore della Carità fino al 1987, anno in cui i genitori si unirono in cooperativa con il compito di supportare le Suore della Carità nell’amministrazione della Scuola. Nel 1997 tutta la Scuola Sacro Cuore passò sotto la gestione dell’Educare SpA e a settembre del 1998 si trasferì nella sede di via Santa Chiara 20 di proprietà della Fondazione A.C.E.G. Nel 2001, sua eccellenza monsignor Elio Tinti, affidò la Scuola Sacro Cuore alla Fondazione A.C.E.G.
“Per la messa – ha commentato il preside Claudio Cavazzuti – chiediamo a tutti di portare una foto o di scrivere un pensiero o anche una sola parola che esprima cosa rappresenta o ha rappresentato la scuola Sacro Cuore per gli alunni, i genitori e gli educatori che la vivono quotidianamente o l’hanno vissuta. Li attaccheremo a un pannello, e ciò sarà un modo per condividere con gioia e gratitudine la nostra storia insieme e continuare a guardare al futuro con speranza ed entusiasmo”.
Chiara Sorrentino