L’ospedale di Carpi non può essere abbandonato a se stesso: servono più risorse

La Festa de l’Unità di Santa Croce ha ospitato ieri sera un dibattito dove si sono affrontati temi riguardanti la sanità territoriale: dalla carenza di personale al Ramazzini, in particolare al Pronto soccorso e in Ostetricia e ginecologia, all’allungamento delle liste d’attesa.

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Si è svolto ieri sera alla Festa de l’Unità di Santa Croce l’incontro con l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, il segretario comunale e quello provinciale del Pd, rispettivamente Daniela Depietri e Roberto Solomita sul tema della sanità.

“Donini – scrive il Partito Democratico in una nota – ha affrontato il  problema del personale di alcuni reparti dell’ospedale Ramazzini quali Pronto soccorso, Ostetricia e ginecologia, per i quali la Regione insieme con le direzioni delle aziende ospedaliere sta cercando soluzioni concrete consapevoli che la necessità di personale viene da lontano e che occorre l’impegno anche da parte delle università e del governo nazionale. L’assessore ha poi affrontato il problema delle liste d’attesa che si sono allungate per il Covid prendendo l’impegno concreto a ridurle attraverso una serie di azioni che la Regione Emilia Romagna sta mettendo in campo fra cui quella di un aumento dell’offerta con convenzioni di più ampio respiro. Tante le domande dal pubblico che hanno ribadito l’urgenza di personale nella struttura ospedaliera pur consapevoli che la carenza di medici riguarda tutta l’Italia”. 

Bellelli – conclude la nota del Partito Democratico – nel ribadire l’impegno dell’amministrazione sul nuovo ospedale, ha anche posto il tema dell’attuale Ramazzini: “L’accompagnare questa fase di transizione tra nuovo e vecchio ospedale richiede anche la necessita di fare diversi interventi rispetto all’attuale Ramazzini, che chiuderà infatti soltanto all’apertura della nuova struttura sanitaria”.

 

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