Il mistero è fitto, chi si cela dietro allo pseudonimo Jagor? L’unico indizio a nostra disposizione è che si tratta di un nostro concittadino e che ha appena dato alle stampe il libro Racconti tra passato e futuro. Pagine in cui incantesimi, cavalieri, maghi e fantasy cedono il passo a un futuro distopico, onirico e spaventoso. Nella prima parte, Parsifal, riecheggia un genere cavalleresco, mentre nell’altra, Cupi sono stati di recente i miei sogni, realtà e sogno si rincorrono continuamente in un intricato gioco di specchi.
Jagor come e quando è nato il suo amore per la scrittura?
“Il mio amore per la scrittura è nato quando ho compreso che, molto spesso, le parole non sono lettere ‘morte’ tra le righe e nelle pagine dei libri, ma contengono messaggi e riescono a portarci dentro storie in grado di farci riflettere ed emozionare. La scrittura mi aiuta a mettere ordine agli eventi vissuti e a dare la giusta dignità alle creature viventi e alle persone che incrociano il loro destino con il nostro; scrivere di loro, comprendendole in una struttura narrativa, penso sia un modo per non dimenticarle mai”.
C’è qualcosa di biografico in queste pagine?
“Anche se non sono presenti riferimenti precisi alla mia storia personale, non potrei scrivere prescindendo da ciò che sono; certi eventi che ritengo significativi, sono inseriti in strutture narrative collocate temporalmente in epoche non contemporanee e proposti all’interno di situazioni e immagini surreali e fantasy. Questa cornice mi aiuta a ricavare quei ‘gradi di libertà’ che mi consentono di poter immaginare le figure principali dei miei due racconti, andare oltre le difficoltà e ciò che il destino pone loro di fronte, con rinnovata speranza, cosa assai ardua nella vita reale.
Questo libro nasce per caso, dall’unione di due racconti, molto diversi per ambientazione ed epoca, anche se accomunati da strutture narrative in cui realtà tangibile e illusione, si alternano frequentemente. Nel primo racconto, Parsifal, un nobile guerriero, svuotato nel profondo dell’anima, intraprende un viaggio, nel tentativo di lasciarsi alle spalle il dolore e la perdita subita durante l’ultima sanguinosa battaglia. Al termine del suo cammino, riuscirà, forse, a trovare le risposte alle domande che aveva smesso di porsi. Il secondo racconto è ambientato in un futuro, dalle connotazioni fantasy, in cui una larga fetta dell’umanità ha ceduto o dovuto cedere, ad una sorta di sistema planetario, tratti della propria personalità ed i propri ricordi, soggiogata da presunti ideali di progresso. Tra le persone che hanno potuto resistere al ‘trattamento di rimozione’, vi è il comandante di un gruppo ribelle, il quale, in un percorso labirintico tra realtà e sogno, tra luoghi fisici e mentali, cercherà di guidare i suoi uomini, nello scontro finale”.
Perché ha deciso di optare per lo pseudonimo Jagor e di non rivelare il suo nome?
“Avendo svolto attività di tipo tecnico, in qualità d’impiegato, in un’azienda del settore privato, ho pensato a uno pseudonimo per marcare una discontinuità con il passato; prima c’era l’impiegato con il suo nome e cognome, adesso, in una specie di seconda vita, ci sarà Jagor a firmare i miei racconti. Inoltre ritengo che il libro, una volta ultimato e dato alle stampe, debba fare un percorso ‘sulle sue gambe’, prescindendo dallo scrittore che lo promuove; il processo di scelta del lettore, credo sia molto personale e possa svolgersi senza interferenze da parte dell’autore”.
Dove è possibile trovare il suo libro?
“Il libro è edito da BookSprint Edizioni ed è presente, oltre che nel catalogo della suddetta casa editrice, anche nei principali store / librerie on line (Libraccio, IBS, Mondadoristore, Librerie Coop) e nei principali marketplace (eBay, Amazon, Subito). Il libro è, inoltre, stato proposto alle librerie fisiche di Carpi e spero sia visionabile e acquistabile anche presso questi punti vendita”.
Ha altri progetti legati alla scrittura?
“Ho in mente di scrivere un racconto che prende le mosse dai tempi del Covid; come in poche ore e giorni, siano state sovvertite certe nostre certezze e il nostro modo di vivere e le conseguenze economiche e non solo, determinate dalle misure emergenziali. L’adattamento ci può aiutare a percorrere altre vie, per andare avanti, ma il prezzo che alcuni di noi hanno dovuto pagare è molto alto; cosa ci rimane e cosa decidiamo di portare con noi in questo percorso inesplorato?”.
Insomma un libro da non perdere per immergersi in un mondo altro dove tutto diventa possibile.
Jessica Bianchi