Il Comitato dei residenti di Piazza Garibaldi non si arrende al rumore e tramite lo studio legale incaricato, ha inviato al sindaco Alberto Bellelli, lo scorso 14 aprile, una seconda diffida volta alla tutela dei diritti dei cittadini residenti nell’area.
Nonostante la prima diffida dell’aprile 2021, e i successivi incontri fra le autorità cittadine, l’avvocato incaricato e i rappresentanti dei residenti, nessun utile provvedimento è stato adottato per rimuovere le cause che impediscono il rispetto dei diritti alla salute, al sonno, alla quiete domestica. Le uniche proposte sono state relative alle figure degli street tutor, di prossima attuazione a Carpi, che in altre città si sono dimostrate inefficaci a risolvere il problema della coesistenza tra residenti e locali.
“I provvedimenti adottati dal Comune – spiega il Comitato – sono costantemente volti a favorire lo sfruttamento economico dell’area da parte dei gestori degli esercizi commerciali: estensione dei dehors oltre la misura consentita dalla legge (con riferimento al periodo pre-pandemico), diffusioni musicali a tutte le ore e ampliamento degli orari di fruizione del suolo pubblico concesso. Nulla è stato fatto per ridurre l’affollamento notturno del quartiere – diretta conseguenza della concentrazione di un numero eccessivo di esercizi commerciali – per effetto del quale si registrano immissioni rumorose oltre ogni soglia di legge. Nonostante le continue sollecitazioni agli uffici comunali, in dieci anni il Comune non ha richiesto l’intervento di Arpae per la verifica dei limiti di zona”. Pertanto, il Comitato ha incaricato a sue spese un ingegnere acustico che ha effettuato la Valutazione del clima acustico: i valori rilevati sono risultati costantemente e significativamente superiori alla normale tollerabilità, specie in orario notturno.
Nella conclusione della perizia si legge: “visto il non rispetto sia del limite assoluto di zona, sia del limite differenziale per il periodo notturno, quando le attività di bar – ristorazione presenti in Piazza Garibaldi sono a pieno regime. Visto che il livello differenziale per il periodo notturno si discosta notevolmente dal limite di legge, raggiungendo valori ben oltre la normale tollerabilità per una zona situata nel pieno Centro Storico del Comune di Carpi. Le attività di bar – ristorazione presenti presso Piazza Garibaldi siano durante il “periodo notturno” particolarmente impattanti per l’area in esame, e che le stesse generino una sorgente di rumore tale da causare un notevole degrado del confort acustico normalmente presente nell’ambiente della piazza stessa. Per questo motivo, ritengo che sia necessario studiare ed adottare delle misure di mitigazione del rumore prodotto al fine di riportare il clima acustico presente nella zona all’interno di livelli di pressione sonora consoni alla normale tollerabilità”.
“La situazione – proseguono – è aggravata da frequenti episodi di risse e aggressioni, nonché bivacchi, sporcizia e deiezioni di ogni tipo, che rendono insicuro, al limite della vivibilità, il quartiere centrale della nostra città. Ricordiamo che il Sindaco è garante della salute di tutti i suoi cittadini e che la diffida lo invita a emettere provvedimenti volti a sanare le criticità rilevate, adottando i necessari interventi e i controlli da parte della polizia locale, soprattutto in orari notturni, al fine che l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali, secondo quanto stabilito dal dettato costituzionale dell’articolo 41”.
Il Comitato Piazzetta Garibaldi auspica che, come già accade in altre città d’Italia, anche Bellelli intervenga a contrastare l’abuso acustico, e che finalmente prenda in debita considerazione le istanze dei residenti in quell’area di centro storico ad alta criticità, cittadini che lavorano, pagano le tasse e mantengono il decoro della zona.
“A chi ci dice di andare a vivere in campagna, rispondiamo NO. Questa è la nostra vita, queste sono le nostre case. Chiediamo il rispetto dei nostri diritti secondo quanto previsto da leggi e regolamenti”.