Approvata la variante urbanistica per il Parco della Fondazione a Santa Croce

Attualmente zona agricola, è riclassificata a verde privato attrezzato per uso pubblico dotato delle strutture accessorie

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La Fondazione Cassa di Risparmio ha ottenuto la variante urbanistica del Parco Santacroce che aprirà il 14 e 15 maggio: l’area di 26 ettari tra le vie Bersana, Traversa San Giorgio e via Mulini, attualmente zona agricola, è riclassificata a verde privato attrezzato per uso pubblico dotato delle strutture accessorie. Il Consiglio comunale ha approvato coi voti favorevoli di PD, Carpi 2.0, Movimento 5 stelle e Carpi Futura (astenuti Fratelli d’Italia e Lega) la variante all’interno della procedura che sarà successivamente autorizzata con determina conclusiva quando tutti gli enti avranno espresso parere favorevole sulla correttezza progettuale nell’ambito della conferenza dei servizi che sarà convocata entro il mese di aprile.

Il Parco Santacroce sarà articolato in sei zone:

  • il centro accoglienza e il parcheggio principale, realizzato in materiale permeabile, il cui dimensionamento è stato supportato dall’analisi dei flussi. Il recupero del fabbricato colonico esistente consentirà di realizzarvi all’interno il centro di accoglienza;
  • in questa seconda zona si amplierà la dotazione arborea e arbustiva e sarà attrezzata come area fitness;
  • la terza zona ha accesso principale carrabile da via Mulini dove è presente un edificio che sarà restaurato e sarà adibito a ristorante. Qui è prevista la realizzazione di un altro parcheggio sempre con caratteristiche di elevata permeabilità e compatibilità. Sarà la zona dell’outdoor education con orti didattici, dotata di attrezzature per la didattica all’aperto, una serra per le attività al coperto e il deposito per gli attrezzi;
  • la quarta zona è l’area dei picnic con chiosco bar e un edificio per spazi eventi di piccole dimensioni;
  • Nella quinta trova posto il teatro per spettacoli 250 posti all’aperto realizzato utilizzando terra ed elementi vegetali;
  • La sesta è zona agricola con finalità di agricoltura didattica e sociale.

La massima affluenza è stimata in 4mila persone (1.100 infrasettimanale) e così suddivisa: 1.500 in automobile (500 auto), 300 in pullman (6 pullman), 2.000 in bicicletta e 200 a piedi.

L’uso pubblico è sorretto da una convenzione di durata trentennale in cui si stabilisce che tutti gli oneri relativi alla manutenzione e alle utenze sono a carico della Fondazione; che il parco resterà aperto per non meno di dodici ore al giorno (dalle 6 alla mezzanotte nel periodo estivo e dalle 7 alle 22 nei mesi da novembre ad aprile); l’accesso sarà libero salvo in occasione di particolari eventi per assistere ai quali sarà richiesto un biglietto. In base alla convenzione il Comune si impegna a valorizzare il parco facendolo conoscere e a completare il percorso ciclabile che arriva dalla città.

A riprendere il tema dell’attraversamento in sicurezza del rettilineo molto trafficato di Traversa San Giorgio è stato, durante il dibattito, Giulio Bonzanini (Lega): nell’atto di indirizzo iniziale era previsto un sovrappasso ciclopedonale, che avrebbe garantito netta separazione dal traffico veicolare ma poi è stato modificato in attraversamento semaforizzato a raso, su cui Anas si riserva di eseguire ulteriori accertamenti, “a conferma dei dubbi sulla sicurezza stradale. Sono mancati la volontà e il coraggio di fare un importante investimento”.

Per l’assessore Riccardo Righi, la scelta spetta al soggetto attuatore, cioè la Fondazione ma in sede di conferenza si stanno ancora discutendo alcuni aspetti.

Sara Gelli

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