Il grande cuore di Carpi batte per il popolo ucraino. In queste settimane di guerra, la nostra città ha già accolto un’ottantina di persone fuggite dai bombardamenti e dall’orrore. In 400 circa hanno abbandonato la loro terra insanguinata per trovare rifugio qui e cercare di far guarire le ferite dell’anima. Sono perlopiù donne: nonne e mamme fuggite insieme ai loro bambini. All’aiuto offerto dalle istituzioni per garantire loro vitto e alloggio, si somma anche quello di tanti cittadini. Persone che hanno aperto le proprie case o messo mano al portafoglio per raccogliere beni di prima necessità da destinare ai corridoi umanitari. E poi c’è chi ha deciso di darsi da fare qui, in città, per tendere la mano ai rifugiati e farli sentire a casa.
Si chiamerà MRIYA, Sogno in ucraino, (lo stesso nome di quell’An-225 Mriya, fiore all’occhiello della compagnia ucraina. Un areo cargo unico al mondo in grado di trasportare merci fino a 2.500 tonnellate e andato distrutto durante i bombardamenti a Kiev) la nascente associazione cittadina che riunisce già una decina di volontari, tra cui vari rappresentanti della comunità ucraina locale.
“Il nostro desiderio – spiega il portavoce Martino Marchi – anche dopo esserci confrontati con le istituzioni e il tessuto associativo, è quello di sostenere i bisogni di coloro che sono arrivati dalle zone di guerra, facilitando il loro inserimento, anche attraverso azioni di mediazione culturale, e cercando di rispondere alle loro esigenze e necessità. Col tempo vorremmo incontrare tutte le famiglie per costruire così una rete di contatti e conoscenze. Relazioni significative all’insegna della reciprocità”.
L’obiettivo di MRIYA infatti è quello di creare un “interscambio. Così come Carpi c’è per l’Ucraina vorremmo far sì che anche l’Ucraina ci fosse per la nostra città. Chi ha trovato rifugio qui può essere una risorsa preziosa per il territorio”, prosegue il portavoce.
Domenica 10 aprile Martino Marchi, Ilmira Bagautdinova, Rostyslav Koflyk, Daniela Alohina, Tsiatska Mykola, Nikola Sirenko e Yevhen Lunov, volontari della nascente associazione saranno davanti alla Parrocchia di Quartirolo, dalle 11,30 alle 16,30, per consegnare agli ucraini giunti sin qui un pensiero pasquale. Un gesto di vicinanza e di amicizia che ha avuto il patrocinio del Comune di Carpi e reso possibile anche grazie alla generosità di Amo – Associazione Malati Oncologici e Avis che doneranno colombe e uova di Pasqua.
Una mano tesa, in un periodo, quello pasquale, che più di ogni altro è sinonimo di rinascita, con l’auspicio che da questo primo contatto possa timidamente rispuntare anche la speranza.
Jessica Bianchi