250km da percorrere in 7 giorni nel deserto del Sahara Marocchino: un’ impresa al limite delle possibilità del corpo umano.
Al via della Marathon des Sables il 25 marzo c’erano circa 1000 atleti da 51 nazioni e, tra questi, 35 Italiani, di cui 2 donne. L’età media dei concorrenti: 45 anni.
Occorre avere grandi capacità fisiche per riuscire a resistere sotto il sole portando sulle spalle uno zaino che può pesare da 6 a 16 chili dentro il quale avere tutti i viveri, i cambi di materiale per i giorni di gara, il sacco a pelo e un kit di sicurezza in caso di emergenza. L’ organizzazione fornisce solo 10 litri di acqua al giorno ed è l’unico supporto esterno su cui poter contare: quei 10 litri dovranno essere sufficienti per bere, preparare il cibo e lavarsi. Si dorme all’addiaccio, con il sacco a pelo. Per affrontare tutto questo serve grande esperienza, quella che si sviluppa solo con l’età. Questa pazza prova di resistenza umana si svolge ogni anno dal 1986 nel deserto del Sahara, nel sud del Marocco.
Questa gara è nota per essere pericolosa e impegnativa a causa delle condizioni del deserto. La prima tappa di 30km consente di familiarizzare con il deserto, poi la Marathon des sables prosegue con tappe di 40km al giorno. Quella più lunga è di 80 km da coprire in un unico giorno.
Quest’anno alla partenza si è presentata la wonder women carpigiana, Manuela Dallavalle, ribattezzata ‘la donna del deserto’, perché già in passato ha disputato altre gare simili ma mai così lunghe: nella 100km del deserto si era classificata al primo posto, ricevendo in premio proprio l’iscrizione a questa maratona.
La gara si è subito presentata molto difficile, infatti al secondo giorno una tempesta di sabbia ha costretto 50 atleti al ritiro.
Manuela non si è persa d’animo e ha continuato a testa alta in questa meravigliosa avventura.
“Da lì in avanti ho avuto problemi con lo stomaco, mi si è chiuso e per tutta la gara sono andata avanti mangiando del grana, bresaola, taralli e nutella, una gara portata a casa con la testa e con il cuore, solo così le gambe vanno da sole, emozioni fortissime, difficile da descrivere” le parole di Manuela.
Dallavalle si è posizionata a metà classifica, un gran bel risultato, viste le difficoltà riscontrate.
Nino Squatrito