Rai, canali spariti dopo lo switch off

Da Modena a Sassuolo, da Carpi a Maranello, da Castelnuovo Rangone a Serramazzoni. Si moltiplicano le segnalazioni di cittadini che non vedono più i canali Rai dopo lo switch off, cioè il passaggio dal vecchio al nuovo digitale terrestre in alta definizione avvenuto l’8 marzo. All’Adiconsum Emilia Centrale arrivano ogni giorno decine di telefonate da utenti che non ricevono alcuni canali Rai.

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Da Modena a Sassuolo, da Carpi a Maranello, da Castelnuovo Rangone a Serramazzoni. Si moltiplicano le segnalazioni di cittadini che non vedono più i canali Rai dopo lo switch off, cioè il passaggio dal vecchio al nuovo digitale terrestre in alta definizione avvenuto l’8 marzo. All’Adiconsum Emilia Centrale arrivano ogni giorno decine di telefonate da utenti che non ricevono alcuni canali Rai.

“In questi giorni siamo impegnati per risolvere i problemi di ricezione del segnale digitale per la visione dei canali Rai – conferma Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale – In alcuni casi si tratta di televisori vecchi, perciò incompatibili con la nuova tecnologia. Ma sono numerosi anche i cittadini che non vedono la Rai pur possedendo televisori compatibili e avendo effettuato la risintonizzazione dei canali. In questo caso le difficoltà di ricezione del segnale sono dovute al mancato adeguamento tecnologico degli impianti di ricezione, cioè delle antenne. Per escludere che in futuro il problema si riproponga, conviene far verificare l’antenna da un tecnico specializzato e procedere all’adeguamento”.

L’associazione consumatori della Cisl spiega che quello che deve essere installato è un amplificatore, che costa dagli 80 ai 100 euro a seconda del modello (se deve servire una casa singola o un condominio). Installazione compresa, la spesa va da 130 a 150 euro; per situazioni di particolare complessità si può arrivare anche a 200 euro.

“Una cittadina di Maranello si è sentita chiedere 400 euro – rivela Cangini – La Rai risolva il problema senza costringere i cittadini a nuovi salassi.  Dopo i rincari delle bollette energetiche, dei carburanti e del carrello della spesa, non è accettabile – conclude la responsabile di Adiconsum Emilia Centrale – che le famiglie modenesi debbano sopportare ulteriori costi se vogliono guardare la tv”.

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