“La vostra organizzazione, certo piccola rispetto ai grandi problemi” del mondo, “lavora però su un punto critico, e lo fa bene, nel modo giusto; come fanno, grazie a Dio, tante altre realtà di volontariato”. Papa Francesco, ha salutato così i volontari modenesi dell’associazione Ho avuto sete nel corso dell’udienza privata che si è svolta ieri, lunedì 21 marzo, nella Sala Clementina in Vaticano.
Una delegazione di una sessantina di volontari – assieme ai sindaci di Modena e Carpi, Gian Carlo Muzzarelli e Alberto Bellelli, il presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Corrado Faglioni, e il vicario generale della diocesi di Carpi, Ermenegildo Manicardi – è stata ricevuta alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra oggi, 22 marzo.
“E’ stato un momento indescrivibile – sorride Paolo Ballestrazzi, tra i fondatori di Ho avuto sete nel 2012 – denso di emozione. Percorri scale, corridoi affrescati di rara bellezza e la tensione sale ma poi, una volta istruiti sul protocollo ed entrati in Sala Clementina, non appena il Santo Padre fa il suo ingresso ogni timore svanisce nel nulla. La sua disponibilità e umanità sono percepibili: ti fanno sentire immediatamente a tuo agio. Quasi fossi in famiglia. E’ stata un’esperienza emotivamente molto intensa. Il sorriso del Papa scalda il cuore così come la sua capacità di andare oltre i cerimoniali. L’incontro è stato pressoché privo di formalità, in pochi istanti si è trasformato in un dialogo tra persone impegnate per il bene altrui. Persone che stanno dalla stessa parte”.
Ho avuto sete e mi avete dato da bere, dice Gesù, e aggiunge: Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me (Mt 25,35.40). “Cari amici – ha sottolineato il Santo Padre durante l’udienza – la sete non fa stare male quando c’è abbondanza di acqua da bere. Ma sappiamo che, se questa manca, e manca a lungo, la sete può diventare insopportabile. La vita sulla Terra dipende dall’acqua; anche quella di noi esseri umani. Tutti per vivere abbiamo bisogno di sorella acqua”.
Le parole di Papa Francesco sull’importanza di “ridistribuire con equità le risorse – prosegue Paolo Ballestrazzi – ci hanno colpito molto poiché da sempre anche noi pensiamo che portare l’acqua nel mondo rappresenti un grande segno di giustizia. E di pace. Parlare di questi temi con lui è stato illuminante, soprattutto oggi con i venti di guerra che infuriano”.
A Papa Francesco l’associazione modenese ha donato un pozzo d’acqua realizzato in una scuola nella Diocesi di Tenkodogo in Burkina Faso, uno dei 32 impianti idrici costruiti nel corso dei dieci anni di vita dell’associazione.
“Siamo felici che il Santo Padre ci abbia accolti e ascoltati. Per noi – ha commentato la presidente di Ho avuto sete, Michela Marchetto – è una gioia grandissima e lo è anche aver potuto donargli un pozzo, uno dei tanti progetti che realizziamo nei villaggi africani. In questo modo abbiamo portato un po’ di Africa a Francesco e lui ci accompagna nei nostri progetti in questo continente”.
“Gli abbiamo mostrato il video dell’inaugurazione del pozzo – le fa eco Paolo Ballestrazzi – e lui lo ha seguito con interesse, poi gli abbiamo regalato un cofanetto contenente il docufilm La Grande Sete, l’inchiesta giornalistica sulla situazione dell’acqua nel mondo, realizzato da Piero Badaloni con Ho avuto sete, una brocca d’acqua con l’effigie dell’associazione e una immancabile bottiglietta di aceto balsamico tradizionale, per omaggiarlo di uno dei doni più preziosi del nostro territorio”.
Anche i saluti sono stati decisamente sopra le righe, anziché prendere commiato solo dalle prime file infatti, Papa Francesco ha fatto sfilare tutti gli ospiti in processione per stringere loro la mano. “Ci ha incoraggiati ad andare avanti, a non fermarci davanti agli ostacoli e a proseguire con impegno nella nostra attività di volontariato. Sono uscito pensando che quello non fosse un addio, bensì un arrivederci. Il Santo Padre ti fa sentire accolto, benvoluto. La sua disponibilità è inimmaginabile”.
“Il calore e il riconoscimento della fertilità del volontariato italiano da parte del Papa – ha commentato al termine della visita Andrea Ballestrazzi, tra i fondatori di Ho avuto sete – ci ha sorpresi e riempito di gioia. E’ stata una giornata molto bella, storica, un’occasione anche per unire le due città di Modena e Carpi con i suoi sindaci e i tanti amici che durante l’anno collaborano con l’associazione. E’ stato un dono necessario in questi tempi: le associazioni di volontariato servono e sono importanti perché ci ricordano i rischi del disumano”.
Oggi, martedì 22 marzo, il documentario La Grande Sete verrà presentato alle 21, al Cinema Astra di Modena (in via Rismondo 21). Nel corso della serata, oltre alla presentazione dei progetti umanitari realizzati e di quelli in corso, ci sarà spazio per le testimonianze dei volontari e dei partner internazionali; saranno presenti, tra gli altri, la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein, il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza, il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli e monsignor Prosper Kontiebo, vescovo della Diocesi di Tenkodogo in Burkina Faso. Condurrà la giornalista Federica Galli.
La serata si aprirà alle 20 con un aperitivo di benvenuto. Per partecipare è necessario prenotarsi su www.hoavutosete.org
J.B.