Dopo anni di militanza nella Lega, la consigliera comunale Federica Boccaletti lascia il partito di Salvini per aderire a Fratelli d’Italia.
“Si tratta indubbiamente di una scelta sofferta – scrive Boccaletti nel suo profilo Facebook – ma assolutamente necessaria dal momento che non riesco più a riconoscermi in un partito profondamente cambiato, sia a livello nazionale che locale. Ho faticato e fatico tuttora a comprendere l’appoggio al Governo Draghi, io sono stata eletta per rappresentare una forza politica alternativa alla sinistra, ma con quella sinistra la Lega a Roma siede al Governo. Dalla decisione di entrare in maggioranza di Governo in poi è stato tutto un susseguirsi di scelte che non mi trovano d’accordo. Non mi sono mai interessate le percentuali, non lascio la Lega perché sta perdendo terreno e lo dimostra la mia storia politica, di lunga militanza nel Carroccio. Non ho agito d’impulso, ho atteso, concedendo il beneficio del dubbio, ma ora non mi sento più nelle condizioni di aspettare. Il mandato elettorale è un patto che viene stretto con gli elettori: per questo, per mantenervi fede, mi trovo costretta a rispondere a “giravolte” che non condivido, prendendone le distanze e aderendo all’unico partito ora in grado di rappresentare le mie idee, Fratelli d’Italia. A una politica nazionale che mi ha deluso su tutti i fronti si aggiunge una gestione a livello locale che ha creato in me profonde perplessità. È evidente che non mi rimane altro che onorare il mandato ricevuto alle elezioni del 2019 e ritrovare con Giorgia Meloni quell’entusiasmo che ha sempre contraddistinto il mio fare politica ma che si è totalmente azzerato in quest’ultimo anno. Ringrazio Giorgia Meloni e i Consiglieri Annalisa Arletti e Pietro Santonastasio per avermi accolto con entusiasmo nel gruppo. Al tempo stesso auguro agli ormai ex compagni di partito, agli amici che ancora ho in Lega e ai colleghi Consiglieri Bonzanini e Russo un buon lavoro, ricordando che il primo dovere di un politico, anche un semplice Consigliere comunale come la sottoscritta, è l’onestà intellettuale con gli elettori. È questo che mi impone un cambiamento non più procrastinabile”.