Via Guastalla non è una strada a misura di ciclista

“Abbiamo fatto alcuni sopralluoghi nella rotatoria Guastalla/Dell’Industria - spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Marco Truzzi - per verificare quali accorgimenti adottare per aumentare la sicurezza della rotonda e al momento sono al vaglio dell’Ufficio Tecnico”. Per rendersi conto della pericolosità di quel tratto maledetto basta cimentarsi nell’impresa e provare il brivido della due ruote in rotonda.

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8 ottobre 2020: Il carpigiano Marco Pecchini, in sella alla sua bicicletta, trova la morte su via Dell’Industria travolto da un’auto, all’altezza dell’incrocio con via Degli Inventori.

8 novembre 2021: Sayed Jashim Uddin viene investito, trascinato per metri e ucciso da un camion, mentre imboccava in bicicletta la rotonda tra via Guastalla e via dell’Industria.

1° marzo 2021: La storia si ripete, un’anziana in bici è stata travolta da un furgone nello stesso luogo dove Uddin ha trovato la morte. Fortunatamente lei è sopravvissuta.

Per rendersi conto della pericolosità di quel tratto maledetto basta cimentarsi nell’impresa e provare il brivido della due ruote in rotonda. 

Pedalando su via Guastalla in direzione Migliarina, se si sopravvive all’altissima velocità delle auto che ti sfrecciano accanto sul rettilineo a pochi centimetri di distanza, il gioco è praticamente fatto: in prossimità della rotonda infatti vi è un comodo marciapiede ciclabile che permette di superare l’infrastruttura in sede separata e quindi lontani dal traffico di auto e tanti, tanti camion. Di ben altro tenore è l’esperienza sul lato opposto (o se si deve girare su via dell’Industria). Qualora si provenga da Migliarina o da Rio Saliceto (come tanti lavoratori di Opas e Goldoni) la rampa rialzata su cui salire è stretta e dunque la scelta è obbligata: se si deve girare in via Dell’Industria è assolutamente consigliabile scendere dalla due ruote per non farsi poi cogliere impreparati dall’insidioso scalino finale se, invece, al contrario, l’idea è quella di proseguire lungo via Guastalla, anziché entrare in rotatoria si deve smontare, utilizzare l’attraversamento pedonale e imboccare il marciapiede ciclopedonale in senso contrario, per poi riattraversare nuovamente la strada, all’altezza di un carraio, per posizionarsi sulla carreggiata corretta. Comodo no per chi fa quel tratto ogni giorno per recarsi al lavoro? Una cosa è certa lì occorre agire e al più presto prima che si verifichi una ulteriore tragedia: “i tecnici hanno fatto sopralluoghi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Truzzi per quanto riguarda la sicurezza e appena possibile verrà rafforzata ulteriormente la segnaletica verticale e orizzontale, sono invece in corso di valutazione altri interventi che possano migliorare la percorribilità ciclopedonale dell’intersezione”. 

Una cosa è certa, rotonda a parte, via Guastalla non è un asse vario a misura di ciclista. L’ambizione dell’Amministrazione però non è quella di “creare una pista ciclabile in sede separata, soluzione onerosa e assai complessa in considerazione del fatto che inciderebbe su numerose proprietà private e comporterebbe il tombamento di vari canali, bensì di spostare il traffico ciclabile altrove”, prosegue Truzzi. Dove? “Sfruttando via San Giacomo (ndr – al vaglio vi sarebbe anche la possibilità di realizzare un sottopasso per attraversare via dell’Industria). L’idea – aggiunge l’assessore – è quella di prolungare fino a Rio Saliceto, con un percorso ciclabile ad hoc che sbucherà pressoché accanto alla Goldoni, una progettazione che rientra in quella della realizzazione della Ciclovia Carpi – Guastalla. In questo modo Carpi, Migliarina e Rio Saliceto saranno collegati”. Sì, ma quando? “L’approvazione della fattibilità tecnico-economica dovrebbe giungere già nella primavera di quest’anno”, sottolinea l’assessore, ma per la messa in opera ci vorranno anni. 

Nello “scenario strategico” della Giunta, vi è poi un’altra grande infrastruttura, ovvero la realizzazione nel 2024 della cosiddetta Bretella, ovvero il prolungamento di via dell’Industria fino alla zona autotrasportatori di Fossoli: “all’interno di quella progettualità (10 i milioni di euro previsti e già a Bilancio), realizzeremo un altro sottopasso ciclopedonale in zona autotrasportatori a Nord di via Quattro Pilastri. In questo modo via dell’Industria diventerà attraversabile in sicurezza in tre punti”, conclude Marco Truzzi.

Sottopasso del Borgo
via Dell’Industria

Nel frattempo in via Dell’Industria sono già state piazzate due ghost bike per celebrare la morte di Pecchini e Uddin. Bici bianche che mettono i brividi. Quante altre ne serviranno per ripensare la viabilità di una strada che è a tutti gli effetti un’autostrada ad altissimo scorrimento di traffico inglobata tra il tessuto urbano e la zona industriale?

Ghost bike in memoria di Pecchini

“Il nostro compito sul lungo periodo è quello di rendere questa arteria più attrattiva e più sicura. E’ perciò prioritario continuare a tenere monitorata la velocità, anche valutando l’introduzione di altre colonnine arancioni, di un asse che diventerà, dopo il prolungamento del 2024, la principale via di attraversamento nord-sud, dal casello dell’autostrada fino a Fossoli”.

Jessica Bianchi 

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