Cavo Lama, gravi danni ai rimboschimenti

Il danno consiste nella brutale trinciatura e amputazione di piante già ben sviluppate, senza alcuna selezione, di rami e tronchi in una fascia lunga oltre un chilometro situata a lato del Cavo Lama a nord di via Santo Stefano in località Tre Ponti nel Comune di Novi di Modena.

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Brutta sorpresa per i volontari del Circolo Naturalistico Novese: nel corso di un sopralluogo eseguito sabato scorso in seguito a una segnalazione della vigilanza ambientale, i volontari si sono trovati davanti il grave danneggiamento e la parziale distruzione di un rimboschimento eseguito vent’anni fa dalla Regione. Le piantine che vennero messe a dimora vennero poi in parte decimate da un incendio e successivamente ripristinate proprio dai volontari dello stesso CNN insieme alle associazioni venatorie locali, creando nel corso degli anni un ambiente ottimale di vita selvatica fra cui l’insediamento del primissimo nucleo di caprioli pionieri in questa parte di pianura modenese. 

Il danno consiste nella brutale trinciatura e amputazione di piante già ben sviluppate, senza alcuna selezione, di rami e tronchi in una fascia lunga oltre un chilometro situata a lato del Cavo Lama a nord di via Santo Stefano in località Tre Ponti nel Comune di Novi di Modena. 

Il Circolo Naturalistico segnala la gravità del fatto e cercherà di conoscere il motivo di lavori così distruttivi ed estesi, ben oltre le normali esigenze di manutenzione del vicino canale di scolo (cavetto di Santo Stefano) che prima di questo disastro sono sempre state svolte correttamente dal competente Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale. 

“Episodi come questo – spiegano i volontari – si stanno ripetendo lungo i canali della zona destando viva preoccupazione per i danni fatti al già scarso patrimonio arboreo locale e per la conseguente perdita dei benefici ecologici che questo può garantire (es. effetto filtro per l’inquinamento idrico e atmosferico, assorbimento di CO2, biodiversità ecc.) in un territorio problematico dal punto di vista ambientale come il nostro. Il CNN ha messo a dimora migliaia di piante negli ultimi decenni (ben 2000 solo negli ultimi tre anni con l’iniziativa “Bosco dei Bambini”) creando – sempre in collaborazione con gli enti locali, il consorzio di bonifica e altre associazioni – chilometri di verde che oggi dobbiamo impegnarci a difendere per evitare che quanto sviluppato nel tempo da madre Natura vada perduto”. 

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