“Da cento anni la nostra famiglia costruisce cucine. Il capostipite fu Angelo, autentico pioniere, ma dopo di lui la tradizione è proseguita. Ormai siamo alla quarta generazione e ne siamo orgogliosi”. A parlare è Auro Po, titolare insieme ai fratelli Attilio e Francesca della carpigiana Steel. Una realtà “giovane e dinamica” incalza Attilio, nata vent’anni fa e specializzata nel segmento delle cucine domestiche. Cucine capaci di coniugare design, prestazioni, tecnologia ed elettrodomestici di altissimo livello. Steel, che occupa 35 dipendenti, nel 2021 ha fatturato 7 milioni di euro, segnando un +38% di crescita. “La nostra – prosegue Auro Po – è una realtà che si sta imponendo sempre più all’estero, basti pensare che esportiamo il 90% della nostra produzione in oltre trenta Paesi e siamo davvero onorati di poter contribuire a rispondere alla fame di made in Italy che c’è in giro per il mondo”. Poco prima dello scoppio della pandemia, aggiunge Attilio Po, “abbiamo deciso di fare un forte investimento, ammontante a quasi il 20% del nostro fatturato annuale, per raddoppiare la produzione e renderla più sicura ed efficiente, innalzando ulteriormente gli standard di qualità. Il nostro ritmo di crescita è in pieno slancio e guardiamo al 2022 con grande ottimismo”. D’altronde, gli fa eco Auro Po, “Audentes fortuna iuvat, la fortuna aiuta gli audaci”. E oggi, venerdì 11 febbraio, di fronte a numerose autorità, amici imprenditori ed esponenti delle associazioni di categoria, la Steel ha aperto le porte del suo rinnovato stabilimento di via dell’Agricoltura per una speciale visita guidata alla presenza di un ospite d’eccezione, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“Siamo una terra – ha dichiarato il sindaco Alberto Bellelli – che vuole ritagliarsi un posto nel mondo. Qui ogni cosa che viene creata, che sia una cucina o un maglione, fa della qualità il proprio segno distintivo. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione per migliorare ancora, per costruire nuovi ponti e collegamenti ulteriori ma oggi famiglie e imprese stanno vivendo un periodo molto complesso a causa dei salatissimi costi energetici. Caro Ministro, abbiamo bisogno di risposte”. Una tiratina d’orecchie a cui Di Maio non si è sottratto: “l’Italia – ha sottolineato il ministro – ha ancora un potenziale clamoroso da esprimere nel mondo. Il 2021 è stato un anno da record per il nostro Paese in fatto di export e la Steel è una delle imprese che dimostra quanto il made in Italy sia apprezzato all’estero. Siamo consci delle criticità che stanno affrontando numerose imprese, le quali devono fare i conti con i rincari dell’energia, delle materie prime… Qualcuno ha già dovuto spegnere la propria attività poiché incapace di far fronte a questi oneri, non staremo a guardare”.
Jessica Bianchi