Sull’autobus senza mascherina, servono maggiori controlli

“Quanto accade a bordo degli autobus cittadini è davvero preoccupante oltre che svilente per gli utenti che si comportano civilmente ed è ora di mettere un freno a questo malcostume”.

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Per i passeggeri del trasporto pubblico è scattato l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 quando viaggiano a bordo degli autobus cittadini ma, evidentemente, il messaggio non è stato recepito come testimonia un nostro concittadino costretto a utilizzare Arianna per muoversi. “Ogni giorno assisto a scene da Far West – racconta – e non solo durante gli orari di punta quando i bus si riempiono di ragazzini che escono da scuola. I problemi infatti si ripetono puntualmente anche quando l’utenza è ridotta all’osso”. L’ultimo increscioso episodio di mancato rispetto delle regole è accaduto pochi giorni sulla Linea Blu: “sono saliti un soggetto in carrozzina, privo di mascherina e diretto all’Ospedale, col suo accompagnatore che invece portava la Ffp2. Di fronte al mio toto cortese quanto legittimo richiamo ne è nata una piccola discussione tanto da obbligare l’autista a fermarsi per consentire all’accompagnatore di scendere a una fermata, vicino a un tabacchino, per acquistare una mascherina”. 

La contagiosità di Omicron è sotto gli occhi di tutti e l’utilizzo corretto della mascherina è uno dei mezzi più efficaci per ridurre il rischio di infettarsi: “io convivo con una persona anziana e pluripatologica. Da due anni a questa parte ho adottato ogni contromisura per cercare di proteggerla e sinora ci sono riuscito ma chi in barba alle regole fa quello che gli pare rischia di vanificare gli sforzi di tanti ed è intollerabile. Le norme ci sono ma servono maggiori controlli”. Gli autisti, prosegue questo nostro concittadino, “non possono fare miracoli e ogni giorno devono affrontare numerose difficoltà, a partire dalla maleducazione delle persone, ma ve ne sono alcuni che voltano letteralmente la faccia dall’altra parte. L’umanità e l’impegno del personale sono fuori discussione ma per gestire la pandemia occorrono l’applicazione delle regole e non solo il cuore; il problema è che non vi sono controlli ed è evidente che andrebbero eseguiti in borghese. Quanto accade a bordo degli autobus cittadini è davvero preoccupante oltre che svilente per gli utenti che si comportano civilmente ed è ora di mettere un freno a questo malcostume”.

Jessica Bianchi

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