L’opera prima dell’autore carpigiano Andrea Manicardi è uscita a dicembre in uno dei momenti più bui per la Vecchia Signora ma è un invito a sorridere e a guardare al calcio con occhio goliardico. Per questo fa bene ai tifosi juventini. Nelle 380 pagine sono ricostruite 35 cronache di altrettante partite disputate dalla Juventus tra il 2016 e il 2020 in una chiave fantastica e ironica, a partire dalla lingua, spesso volutamente contaminata da diverse forme espressive inconsuete: dal fiorentino medievale alla Dario Fo per Juventus-Fiorentina del 20 settembre 2017 (I bianchi & i neri 1 – I guelfi & ghibellini 0) all’italiano francesizzato per la partita contro il Monaco del 9 maggio 2017 (Zebre rien ne va plus 2 – Croupiers del casinò 1). Prima di narrarne le gesta, le Zebracronache di Memedesimo (Edizioni Dora & Kiki, acquistabile su Amazon in versione cartacea e kindle) presenta i protagonisti “prodi componenti del leggendario branco striato di fine anni dieci del XXI secolo”: da Gianluigi “Santopadre” Buffon a Wojciech “Supercazzola” Szczesny, da Claudio “Principino” Marchisio a Douglas “The Flash – Bagheera” Costa De Souza, da Paulo Bruno Exequiel “La Joya” Dybala a Gonzalo Gerardo “El Pipita” Higuain e a “Sua Ronaldità” Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro, CR7.
L’autore lo definisce “una raccolta di satiro-fanta cronache liberamente ispirate da alcune partite giocate dalla Juventus, scelte con rigoroso criterio a casaccio, cotte nel sottovuoto della sua testa matta, condite al profumo di ironiademenziale e servite con contorno di devianze storico-cine-favolistiche in salsa gramelot”. Il libro è un tuffo ‘a bomba’ nel mondo della Zebra assassina, con i suoi tifosi gnegne incontentabili e insopportabili, le molteplici varianti di gufi portarogna tra cui Il Bischero gigliato e Il Prescrittone nerazzurro, e in cui i dati anagrafici e statistici sono tutti veri ma riportati in modo goliardico. “I mangiariso allo zafferano si imbaldanziscono per il pareggio raggiunto e ora si mostrano maggiormente intraprendenti. Infatti, dopo un tentativo di calcio piazzato di Sua Ronaldità CR7 che si infrange contro la barriera al ventunesimo, sei minuti più tardi Romelu Lukaku, che in antico dialetto congolese significa “Carro armato della Savana al soldo dei Mandarini”, fa marameo ad AstroBoy De Ligt sulla propria tre quarti e accende i retrorazzi per fiondarsi in profondità nelle retrovie della Vecchia Signora, organizzando un contropiede simpatico come una scorribanda di Unni. Oltrepassato il confine di metà campo filtra il pallone per Megaciuffo Martinez che però lo cicca clamorosamente, lasciandolo tra i piedoni in ceramica Pozzi Ginori di Leo Bonucci…” (Inter – Juventus del 6 ottobre 2019). Per facilitare la lettura di chi tifoso non è, Manicardi ha corredato il testo di utilissime note a piè di pagina che diventano piacevoli digressioni.
S.G.