Carpi Futura scalda i motori: ci aspettavamo di più per il verde della nostra città a partire dall’area ex Silan

“Avevamo chiesto all’amministrazione di valutare l’acquisizione dell’area ex Silan e secondo noi valeva la pena di acquisire l’area verde considerando i ribassi delle aste andate deserte”. Il 2024? “È vicino. Siamo già al lavoro per costruire alleanze e proporre un candidato sindaco che ne sia l’espressione” afferma Sergio Vascotto, presidente di Carpi Futura.

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C’è fermento nell’ambiente del civismo carpigiano ed è il nuovo presidente Sergio Vascotto a farsi interprete di ciò che bolle in pentola nell’associazione Carpi Futura.

Partiamo dal 2019 e dal deludente risultato elettorale della lista civica. Avete fatto mea culpa?

“Direi di sì, se si può dire mea culpa. Ci siamo resi conto che una lista civica fatica ad affermarsi non potendo contare su partiti nazionali che fanno da traino. L’interesse locale su cui si concentra Carpi Futura non basta a garantire uno slancio elettorale superiore al 15% e questo ci ha messo in difficoltà. Da soli e senza alleanze difficilmente potremmo raggiungere l’obiettivo di dare vita a un coagulo maggioritario di centro. Nel 2019 c’era chi voleva opporsi a ogni costo e c’è stata una deriva a destra con caratterizzazioni ideologiche molto forti: è stata fatta una pulizia interna e ricostruita una identità civica cittadina senza genuflessioni”.

Carpi Futura esprime comunque due consiglieri, Anna Colli e Michele Pescetelli, all’interno del Consiglio Comunale. Su quali battaglie si sono maggiormente spesi?

“Sulla sanità, sul tema del nuovo ospedale, sul pronto soccorso, sulla scorta della loro esperienza professionale come era stato anche con Giorgio Verrini prima. Per quel che riguarda il nuovo ospedale non è stato sufficientemente approfondito il tema della sua localizzazione in relazione alla rete della mobilità di cui devono disporre i cittadini per raggiungerlo facilmente. Il trasferimento in ospedale senz’auto deve essere garantito anche ipotizzando una stazione ferroviaria a Fossoli. Un altro fronte caldo è quello dell’urbanistica, del verde, della qualità dell’aria e dell’ambiente, temi particolarmente cari a Carpi Futura per l’evidenza dei problemi. Avevamo chiesto all’amministrazione di valutare l’acquisizione dell’area ex Silan e secondo noi valeva la pena di acquisire l’area verde considerando i ribassi delle aste andate deserte. È un terreno che merita di restare verde, ma se il Comune non mette da parte i soldi e non possiamo contare su grandi benefattori come Guido Molinari non si supera il problema di acquisire le aree. Successe così anche per Parco Lama. Ci aspettavamo di più dal Comune per il verde della nostra città, vedremo come andrà con il Parco dell’Oltreferrovia”.

Si apre un anno importante in cui si giocheranno partite fondamentali: Fondazione, Aimag, elezioni amministrative di Novi. Carpi Futura ci sarà?

“Fondazione e Aimag sono punti nodali. Secondo Carpi Futura l’evoluzione della Fondazione le ha garantito maggior indipendenza che va preservata. Idem per Aimag che è una ricchezza del nostro territorio e il Gruppo Hera, per quanto sia significativa la sua entità, ci porterebbe su un terreno diverso e per questo restiamo critici sull’approccio assunto dal Pd. Le elezioni amministrative di Novi saranno un terreno di verifica di cosa significa lista civica: la conquista del municipio, la prima volta dal dopoguerra, resta un fatto straordinario legato però alle dimensioni di Novi. Carpi Futura rimette al centro l’idea del Comune unico nel territorio delle Terre d’Argine”.

Il 2024 come lo vede? Vicino o lontano?

“È vicino, è vicino. Ed è il motivo per cui, avendo la possibilità di dedicare un impegno maggiore alla causa, sono stato eletto. Ora ci mettiamo al lavoro per costruire alleanze e proporre un candidato sindaco che ne sia l’espressione”.

Sara Gelli