Gli utenti del trasporto ferroviario regionale dovranno essere in possesso del Green pass a partire dal 6 dicembre: è questa la nuova misura introdotta dal Governo per tentare di arginare la diffusione del Covid e garantire maggiore sicurezza anche sui convogli regionali. Il Crufer – Comitato regionale degli utenti ferroviari dell’Emilia Romagna preoccupato di come questa nuova misura potrà ripercuotersi sul servizio ha scritto all’Assessore regionale a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio e al Responsabile del servizio trasporto pubblico e mobilità sostenibile chiedendo chiarezza su come avverranno i controlli.
“Nelle scorse giornate – scrive Valerio Giusti, presidente di Crufer – abbiamo sollecitato un incontro per conoscere le modalità che la Regione e le aziende ferroviarie intendono utilizzare per effettuare controlli e verifiche e delle altre eventuali iniziative che pensano di avviare per favorire un corretto comportamento a partire dall’utilizzo delle mascherine”. Nei giorni scorsi infatti RFI ha deciso di cancellare il treno delle 7:18 sulla linea Porrettana “perché a bordo un viaggiatore non voleva indossare il dispositivo di protezione ed è stato chiesto l’intervento di Polfer e 118; sopprimere treni carichi di pendolari in orario di punta appare sconcertante e continuare su questa strada potrebbe causare pericolosi casi di sovraffollamento dei treni successivi. Affollamenti che, come tutti ben sappiamo, sarebbero da evitare visto il recente aumento dei contagi”.
I comitati degli utenti chiedono di essere coinvolti nelle decisioni che saranno prese prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto-legge a partire dalle modalità di cancellazione dei treni e sull’introduzione di eventuali bus sostitutivi tenuto conto che i protocolli di sicurezza prevedono, in caso di inadempienza nel rispetto delle regole, il blocco del treno alla prima fermata utile in attesa dell’intervento della forza pubblica.
“A questo punto – conclude il presidente – riteniamo che sarebbe quantomai opportuno cercare di effettuare la maggior parte dei controlli a terra, almeno nelle stazioni più frequentate, per ridurre l’accesso ai treni a coloro che fossero sprovvisti dei dispositivi di protezione o di regolare green pass ed evitare ben più gravi disservizi alla maggioranza dei viaggiatori”.