La favola di pace de I bambini del soldato Martin arriva a Carpi

La favola di pace de I bambini del soldato Martin arriva a Carpi grazie alla rassegna Ne Vale la pena. Venerdì 26 novembre, alle 21, all’Auditorium Loria, presentazione del libro del reggiano Matteo Incerti sulla vita del soldato americano che ha ritrovato e riabbracciato i tre bambini salvati e fotografati nel 1944.

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La favola di pace de I bambini del soldato Martin arriva a Carpi grazie alla rassegna Ne Vale la pena. Venerdì 26 novembre, alle 21, all’Auditorium Loria, presentazione del libro del reggiano Matteo Incerti sulla vita del soldato americano che ha ritrovato e riabbracciato i tre bambini salvati e fotografati nel 1944. Una storia che  il 24-25 aprile 1945 passò anche dalla bassa modenese.  Il libro, pubblicato da Corsiero editore , tra i vincitori del premio nazionale di Storia Monte Carmignano per l’Europa 2021, dopo aver fatto letteralmente il giro del Mondo, arriva nella nostra città: a dialogare con l’autore sarà il giornalista Pierluigi Senatore.

La presentazione vedrà parole e decine di immagini d’epoca inedite risalenti alla seconda guerra mondiale (alcune realizzate dal soldato nella bassa modenese con la 85th Us Infantry nelle giornate del 24-25 aprile 1945 e presenti nel libro)  e video interviste con il veterano.

LA STORIA – Martin Adler è un giovane americano, figlio di immigrati ebrei ungheresi. Poco più che ventenne decide di arruolarsi e partire per combattere il nazifascismo in Europa.   Sbarcato a Napoli nel marzo 1944 ,  risale la Penisola percorrendo  i gironi infernali della seconda guerra mondiale. Tiratore scelto della sua unità,  l’obiettivo della sua macchina fotografica da 35 millimetri insieme al suo estro artistico che lo porta a realizzare bellissimi disegni dal fronte, diventano l’antidoto psicologico per cercare di sfuggire ad una quotidianità fatta di morte e distruzione.   Nell’ottobre 1944 nei pressi di Monterenzio, sull’Appennino bolognese, durante una perlustrazione dentro un casolare, grazie all’intervento di una madre non spara e salva miracolosamente la vita a tre bambini che si erano nascosti all’interno di una cesta e che lui e il commilitone John Bronsky avevano scambiato per tedeschi. Sollevato da non aver compiuto un gesto assassino che lo avrebbe segnato per tutta la vita,  si fa ritrarre in uno scatto con questi tre fanciulli. Uno scatto che, settantasette anni dopo, farà il giro del Mondo. Quell’incontro rimane impresso in modo indelebile nei ricordi di Martin Adler che, grazie a un appello lanciato sui social nel dicembre 2020, in pochi giorni come in una favola di Natale riesce a realizzare il desiderio di ritrovare i tre bambini immortalati insieme a lui in quello scatto che rappresenta la vittoria della vita sulla morte. Ma quell’ istantanea, non fu l’unica scattata da Martin durante la seconda guerra mondiale in Italia. Per tutta la vita Adler ha curato le ferite dell’anima provocate dalla guerra aiutando il prossimo. Questa è la sua storia. Una favola di amore e pace nata nel buio della guerra.

Ingresso libero con green pass.

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