Tra le “distanze psicologiche dei residenti di Budrione”, tagliati fuori dalla tangenziale, evocate dal consigliere Andrea Bizzarri (Pd), la chiosa “le esprimo la mia vicinanza” a dir poco ossequiosa di Maurizio Maio (Pd) nei confronti dell’assessore all’Urbanistica Riccardo Righi e il rispolverato “socialismo reale” di Marco Reggiani (Pd), la seduta del Consiglio Comunale dello scorso 18 novembre ha regalato momenti di grande entertainment. Peccato però che la discussione vertesse sull’ennesimo consumo di territorio approvato in modo unanime dal gruppo Pd-Carpi 2.0 con la contrarietà di tutte le forze di opposizione.
Sul piatto l’autorizzazione al Gruppo Pirani a presentare un piano particolareggiato sul comparto F14, tra via Quattro Pilastri e la tangenziale Losi, per l’insediamento e la realizzazione di tre strutture commerciali, di cui un supermercato con una superficie di vendita di 1.500 metri quadri (nella fattispecie a trasferirsi sarà il Conad di via Pezzana, ritenuto dalla società Pile srl che lo gestisce, troppo piccolo e non rispondente alle nuove esigenze dei consumatori) e due extra alimentari.
Un’autorizzazione “fuori dagli schemi”, approdata in Consiglio previa approvazione da parte della Giunta di un accordo pubblico-privato, sottoscritto il 28 ottobre, i cui fini erano quelli di stabilire “i profili, i confini e le caratteristiche che avrebbe dovuto avere il piano il quale si porta dietro anche una variante su una specifica destinazione d’uso”, ha specificato Righi.
Un modus operandi che, con l’introduzione del PUG – Piano urbanistico generale, diventerà la prassi nel regolare i rapporti tra pubblico e privato: “l’introduzione di questo nuovo strumento urbanistico non comporterà di certo il blocco della città perché questo comporterebbe la fine di ogni investimento da parte dei privati. Ci sarà ancora bisogno di servizi, infrastrutture, abitazioni… Il PUG – specifica il sindaco Alberto Bellelli – sarà fatto di accordi di programma di questo tipo, attraverso i quali, di volta in volta, andremo a rispondere alle necessità di chi vuole investire”.
Tra gli impegni assunti dal soggetto attuatore vi sono il pagamento di 80mila euro al Comune come contributo “straordinario”, e la messa in opera di numerose opere compensative per rimediare al consumo di suolo. Qualche esempio? “La desigillazione di 3.300 metri quadri dell’ex area nomadi di via Nuova Ponente. La zona – spiega il dirigente Renzo Pavignani – oggi asfaltata verrà trasformata in un bosco. Inoltre il privato dovrà creare un corridoio boscato lungo il lato ovest del Comparto F14, a confine col territorio agricolo, con la messa a dimora di specie autoctone di piante ad alto fusto e cespugli”. Ma la vera “merce di scambio” come l’ha definita la consigliera dei 5 Stelle, Monica Medici, è senza dubbio la realizzazione, interamente a carico del soggetto attuatore, di una rotatoria all’intersezione tra l’asse tangenziale Losi e Quattro Pilastri funzionale non solo al nuovo comparto ma anche – e soprattutto – ai futuri flussi di traffico derivanti dalla realizzazione del nuovo ospedale. Questa infatti, specifica l’architetto Pavignani, “sarà una delle quattro rotatorie poste nel quadrante territoriale che ospiterà il futuro nosocomio”. In fase di definizione anche l’assetto delle reti citabili ciclabili: “si sta ragionando sulla possibilità di distanziare gli attraversamenti pedonali per aumentare la sicurezza rispetto all’anello della rotatoria e di prevedere delle connessioni con le vicine ciclabili, attraverso il completamento di alcuni tratti” sempre a carico del privato”. Insomma un altro pezzo di campagna se ne va, sacrificato sull’altare del nuovo ospedale, il tutto a costo zero per l’Amministrazione Comunale.
“Stiamo di fatto autorizzando l’insediamento di un nuovo supermercato posto alla fine di via Magazzeno, ovvero laddove insiste un grande polo scolastico, andando di fatto ad aumentare il traffico veicolare in un’area dove dovremmo fare di tutto per diminuirlo. E’ come se venisse realizzato a ridosso del Meucci… Non ha senso. Certo è allettante l’idea che qualcun altro faccia una rotatoria per potenziare l’accesso al futuro ospedale ma la nostra città non ha bisogno di un nuovo supermercato. Se quando si realizzerà il nuovo ospedale si ravviserà la necessità di una rotonda, tireremo fuori i soldi e la faremo”, prosegue Medici. Contraria anche Federica Boccaletti (Lega Nord): “al centro dell’interesse dell’Amministrazione non dev’esserci la convenienza economica dell’operazione bensì il bene della comunità. Carpi non ha bisogno di un altro supermercato. Non siamo in grado di piantare alberi o di mettere in atto azioni di mitigazione ambientale da soli, senza barattare il nostro territorio?”. Immediata è giunta la reazione del sindaco: “noi non possiamo influenzare l’iniziativa privata. Non spetta a noi stabilire dove i privati debbano o meno aprire. Anche questa volta assisto al solito copione, ma il tema del consumo e della cementificazione non ha nulla a che fare con questa richiesta di autorizzazione”.
E in attesa che l’iter si concretizzi è partito il toto scommesse sull’utilizzo del fabbricato di via Pezzana una volta che il Conad si trasferirà sulla Losi. “Lo stabile al momento è in affitto, una volta libero, – conclude l’architetto Pavignani – tornerà sul mercato sempre con una destinazione d’uso commerciale”. La zona “è strategica – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Riccardo Righi – non credo sarà un problema trovare un nuovo inquilino”. Intanto Conad se ne va.
Jessica Bianchi