Gli occhi ancora brillano per l’esperienza di Expo 2020: gli studenti italiani che hanno partecipato alle iniziative promosse all’interno del Padiglione Italia hanno collegato le menti e creato il futuro(ConnectingMindsCreating the Future è il tema di Expo 2020). Tre gli allievi di classe quinta del Liceo Fanti di Carpi che hanno avuto questa straordinaria opportunità: Pietro Baraldi, Samantha Grillenzoni e Sara Luddeni.
Accompagnati dal dirigente scolastico Alda Barbi, Baraldi e Luddeni sono sbarcati a Dubai lunedì 15 novembre per prendere parte a YounG20, il progetto internazionale ideato e promosso dal Ministero dell’Istruzione, iniziato nel 2018 con Futura Italia, la piattaforma di accelerazione verso il futuro dedicata alla Scuola italiana,e giunto a conclusione a Dubai.La cerimonia di apertura di Young20 è stata condotta da Lorenzo Micheli, anima del progetto, e ha visto la partecipazione di Paolo Glisenti, commissario generale dell’Italia a Expo2020.
Per tre giorni 40 studenti di 25 nazionalità, di cui dodici italiani, hanno simulato i lavori negoziali del G20 approfondendo i temi dell’occupazione giovanile e di quella femminile particolarmente colpite dalle conseguenze della pandemia e confrontandosi tra loro, in lingua inglese. Al termine della sessione conclusiva gli studenti hanno condiviso una risoluzione con le linee guida che i Paesi del G20 si impegneranno a tenere nel prossimo futuro. Sara Luddeni è stata insignita con una menzione d’onore ed è stata la speaker del suo gruppo di lavoro.
Prima di loro si era distinta Samantha Grillenzoni che, accompagnata dalla professoressa di matematica e fisica Chiara Francia, ha partecipato al laboratorio Wise – Workshop for Innovative Spaces and Education promosso dal Ministero dell’Istruzione: si tratta di un progetto partecipativo per immaginare e co-progettare nuovi ambienti di apprendimento. L’attività è stata un hackathon cioè una gara di progettualità creativa la cui location era l’Accademia nel Padiglione Italia. Oltre al Liceo Fanti di Carpi sono stati coinvolti studenti di altri sette Istituti scolastici da tutta Italia tra cui il Convitto Paolo Diacono di Cividale nel Friuli che per conto del Ministero ha curato l’organizzazione logistica. Per tre giorni gli studenti italiani hanno collaborato con studenti emiratini e internazionali con l’obiettivo di progettare una scuola sostenibile per le future generazioni e con le caratteristiche di un ambiente d’apprendimento efficace.
Il progetto Bee Free del team di Samantha, che lo ha presentato al pubblico, ha vinto Wise: lavorando coi visori virtuali hanno ideato una scuola media dotata di classi “mobili”, in cui due pareti possono essere spostate per aumentare o diminuire lo spazio a disposizione per l’attività didattica.
Oltre alle soddisfazioni per i risultati ottenuti, la delegazione carpigiana ha avuto l’opportunità di scoprire Dubai grazie a una visita guidata che ha consentito di approfondire la conoscenza del territorio e della sua cultura. Di forte impatto l’Expo con i suoi padiglioni: alghe, fondi di caffè, bucce d’arancia e sabbia, sono i materiali da costruzione “innovativi” utilizzati per la costruzione del Padiglione Italia; è stato possibile vivere le tradizioni, la cultura e l’arte giapponese attraverso un’esperienza sensoriale utilizzando le ultime tecnologie; la sala fitta di altalene meccaniche nel Padiglione della Germania ha insegnato che nonostante le diversità culturali siamo più uniti di quello che pensiamo. E oscillando assieme (e cooperando con saggezza), attiveremo le energie migliori, e sufficienti, ad illuminare le mille luci del lampadario sospeso.
Sara Gelli