I numeri di Eduscopio premiano il Leonardo da Vinci soprattutto sul fronte occupazione post diploma

“Le opportunità che offre il nostro Istituto ai diplomati - sottolinea il dirigente scolastico, professor Marcello Miselli - devono essere colte anche dalle ragazze del territorio, ancora troppo poche rispetto alle esigenze del mondo produttivo. Una leva fondamentale per la crescita economica stabile dell’Italia passa di certo attraverso un aumento dell’occupazione femminile qualificata”.

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Ottimo risultato anche quest’anno dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi nella ricerca nazionale presentata da Eduscopio della Fondazione Agnelli.

La ricerca, effettuata a livello nazionale, è divisa in due categorie: UNIVERSITÀ, in cui si misurano le basi che la scuola superiore fornisce per accedere alle facoltà universitarie, e MONDO DEL LAVORO, in cui vengono calcolati l’indice di occupazione e l’indice della coerenza tra diploma e lavoro.

Dalle tabelle pubblicate qualche giorno fa, il Vinci di Carpi ottiene il 74,33%, nell’indice di occupazione dei diplomati a due anni dal conseguimento del diploma su coloro che NON si sono immatricolati all’università (diplomati cioè che hanno manifestato un interesse esclusivo per il mondo del lavoro). Questo indice, che valuta la capacità formativa della scuola in termini di inserimento lavorativo dei diplomati, colloca il Vinci in 4° posizione in provincia di Modena.

Ancora meglio si colloca l’Itis Vinci per l’indice della coerenza tra diploma e lavoro, che indica la percentuale di diplomati che a 2 anni dal diploma lavora e ha una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito: l’indice è pari a 55,42%, ponendo l’ITI Vinci in 3° posizione assoluta tra 20 scuole tecnologiche situate in un raggio di 30 km.

Un’altra positiva performance dell’Istituto è la percentuale dei NEET (Not in Education, Employment or Training), ossia dei ragazzi che non studiano, non lavorano e non seguono alcun percorso di formazione: il Vinci consegue un 7%, contro l’8% della media della provincia di Modena, il 23% della media nazionale (2020), il 14,2% della media europea.  

Anche in campo universitario i risultati sono buoni: il 38% dei diplomati del Vinci si iscrive all’ università e supera il primo anno, prevalentemente in area tecnica (40,4%) e scientifica (34,5%).

Nel Rapporto di Auto Valutazione dell’Istituto (RAV), una delle priorità riguarda proprio il consolidamento delle modalità per sostenere gli studenti che intendono proseguire verso studi universitari: l’Istituto Da Vinci ha un interesse particolare verso le attività di orientamento in uscita e la preparazione degli studenti anche ai percorsi universitari: nelle classi quinte viene infatti organizzato un corso di potenziamento, in parte durante le lezioni mattutine in aula, in parte in uno specifico corso pomeridiano, che prevede lezioni di logica, approfondimenti di matematica, consigli su come affrontare i test di ingresso delle università a carattere soprattutto ingegneristico. 

“Le opportunità che offre il nostro Istituto ai diplomati – sottolinea il dirigente scolastico, professor Marcello Miselli – devono essere colte anche dalle ragazze del territorio, ancora troppo poche rispetto alle esigenze del mondo produttivo. Una leva fondamentale per la crescita economica stabile dell’Italia passa di certo attraverso un aumento dell’occupazione femminile qualificata”.

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