La profonda crisi della Migor di Carpi

Il sindacato si dichiara preoccupato per la grave crisi del settore tessile che sta investendo il territorio carpigiano, con la chiusura di varie attività produttive e la conseguente perdita dei posti di lavoro.

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Dopo quasi un secolo di storia, la carpigiana Migor, conosciuta soprattutto per la produzione e la commercializzazione di camicie, è caduta in una profonda crisi economica determinata anche dalla chiusura  dei  negozi nel 2020.

La Filctem Cgil unitamente alle Rsu e ai lavoratori si è attivata con una serie di incontri con la proprietà per scongiurare la chiusura definitiva dell’attività e la conseguente perdita di 30 posti di lavoro, ma l’unico risultato che si è potuto raggiungere è stato quello di far attivare a tempo di record la cassa straordinaria per 12 mesi, ovvero fino al 23 ottobre 2022 che dovrebbe consentire quanto meno la salvaguardia dei livelli occupazionali. E’ stato attivato anche il tavolo regionale per le politiche attive per  agevolare la ricollocazione dei lavoratori.

Il sindacato si dichiara preoccupato per la grave crisi del settore tessile che sta investendo il territorio carpigiano, con la chiusura di varie attività produttive e la conseguente perdita dei posti di lavoro.

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