Moda ed etica possono andare d’accordo?

Sono stati due gli eventi dedicati alla moda andati in scena in città, nell'ambito del palinsesto Best Carpi, promosso dal Comune di Carpi e organizzato dall'agenzia SGP Grandi Eventi.

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Stefania Gasparini, Ivana Sica, Antonio Mancinelli e Marina Spadafora

Sono stati due gli eventi dedicati alla moda andati in scena in città, nell’ambito del palinsesto Best Carpi, promosso dal Comune di Carpi e organizzato dall’agenzia SGP Grandi Eventi.

Il primo, con Benedetta Barzini, ha portato a riflettere su cosa voglia dire per una donna inseguire un modello di perfezione, spesso irraggiungibile. Un modello al quale lei, vera icona degli Anni ’60, (la prima modella italiana a essere sulla copertina di Vogue America), si è ribellata con tutte le forze, riuscendo a uscire dal “barattolo di miele”, ha spiegato, in cui era immersa e rimettendosi a studiare per diventare una brava docente e giornalista. 

Gabriele Monti e Benedetta Barzini

Il secondo è stato invece dedicato al fast-fashion, all’abbigliamento usa e getta prodotto nei paesi più poveri del mondo da lavoratori senza alcuna tutela, industria che rappresenta attualmente la seconda fonte di inquinamento dopo quella del petrolio. Marina Spadafora, rappresentante italiana del movimento Fashion Revolution, fondato nel 2013 a Londra da Orsola de Castro e Carry Somers, ha dialogato col giornalista Antonio Mancinelli sull’argomento e su cosa si sta muovendo a livello istituzionale per cambiare le cose. 

La Spadafora sarà presto ricevuta in Senato dove si sta già pensando a regolamentazione del settore, mentre la proposta di legge Fair and Sustainable Textiles è già stata inviata al parlamento europeo.

Un pubblico attento e coinvolto ha seguito gli eventi, tante le domande poste ai relatori. 

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