In tanti a teatro per Michela Marzano

Quasi duecento persone sono state in religioso silenzio per oltre un’ora ad ascoltare le parole della filosofa e scrittrice che ha parlato di sé, della sua famiglia e di un’Italia che ancora non ha fatto i conti con il passato e le recenti manifestazioni dei “no green pass” lo confermano.

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Dopo l’istrionico Alessandro Haber, il secondo appuntamento della rassegna invernale di Ne Vale La Pena ha visto l’arrivo al Teatro Comunale di Carpi di Michela Marzano con il suo ultimo libro Stirpe e vergogna edito d Rizzoli.

Quasi duecento persone sono state in religioso silenzio per oltre un’ora ad ascoltare le parole della filosofa e scrittrice che ha parlato di sé, della sua famiglia e di un’Italia che ancora non ha fatto i conti con il passato e le recenti manifestazioni dei “no green pass” lo confermano.

Michela Marzano è partita dal fatto che, come recita il sottotitolo del libro “Fuggo da quando ero piccola. Fuggo dal mio passato. Fuggo dalla colpa. Ma qual è esattamente la mia colpa?”; ed è dal senso di colpa. Dalla fuga che è partito il suo ragionamento che l’ha portata a parlare della sua mancata maternità del tentativo di suicidio e della difficoltà di essere felice. Per Michela Marzano la scrittura è dolorosa, ma utile e solo la scrittura dolorosa perché è quella che può portare a qualcosa, che fa crescere.

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