Niente stretta sul cellulare alla guida, l’Emilia Romagna protesta

Distrazione alla guida causata dal cellulare, ma anche regole più rigide per l'utilizzo corretto dei monopattini: sono le cose che mancano - secondo il presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale Mauro Sorbi - al Decreto legge sulla sicurezza stradale votato nell'ultima seduta della commissione Traporti della Camera.

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Distrazione alla guida causata dal cellulare, ma anche regole più rigide per l’utilizzo corretto dei monopattini: sono le cose che mancano al Decreto legge sulla sicurezza stradale votato nell’ultima seduta della commissione Traporti della Camera.

“Un ennesimo segno inequivocabile su come le contrapposizioni ideologiche e di partito entrino a gamba tesa su temi che esigono maggior rispetto e attenzione e una visione bipartisan, considerando l’impatto sulla vita dei cittadini”, sostiene il presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, Mauro Sorbi.

“La distrazione per uso di cellulare, causa o concausa ormai conclamata di oltre quattro incidenti stradali su cinque, non è stata presa in considerazione in alcun modo”, protesta Sorbi. “E’ imbarazzante, perché fa sorgere il dubbio: forse non si è consapevoli del pesante ruolo che gioca la distrazione nell’incidentalità stradale? E’ imbarazzante questa smemoratezza, specialmente di fronte ai famigliari che hanno perso un congiunto o davanti a chi vede mutata per sempre la propria qualità della vita, perché divenuto invalido”, sostiene il presidente dell’Osservatorio regionale. Non solo. “La commissione ha affrontato le criticità che sono sorte con l’introduzione dei dispositivi elettrici, il monopattino in primis, ma in un modo, a nostro parere, di facciata e non sostanziale, con il rischio che il senso di impunità e di essere al di sopra della legge, venga ulteriormente alimentato, visto che non è stato introdotto l’obbligo di assicurazione di responsabilità civile e la targa identificativa del mezzo”, sostiene Sorbi.

“Altrettanto grave è la mancata estensione dell’obbligo dell’uso del caschetto, dispositivo fondamentale per proteggere il capo e la nuca in caso di impatto, quando la statistica rileva già un numero crescente di incidenti stradali in cui sono coinvolti i monopattini, con feriti e anche decessi”, prosegue. “Chi ha votato contro l’introduzione di norme più restrittive ha dimostrato di non essere consapevole e aggiornato su quanto accade nelle strade delle nostre città o peggio, di averlo fatto solo per logiche commerciali o clientelari. A noi non interessa il partito che ha votato contro o quello a favore, ma certamente con quel voto in commissione Trasporti della Camera non si è svolto quel ruolo di salvaguardia della salute e della sicurezza di tutti che dovrebbe essere alla base di ogni provvedimento di chi gestisce la ‘res publica'”, conclude Sorbi.