In pellegrinaggio con San Francesco in bici tra boschi e montagne

Andrea Baraldi, Paolo Carnevali e Federico Leporati sono partiti da Carpi per raggiungere Rimini e affrontare il Cammino di San Francesco: 160 km per 4.400 mt di dislivello di ascesa totale in 4 tappe.

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Il brutto tempo li ha costretti a terminare anzitempo ma il loro obbiettivo principale è stato centrato, raggiungere il Santuario Francescano della Verna : Andrea Baraldi, Paolo Carnevali e Federico Leporati erano partiti venerdì 29 ottobre da Rimini per raggiungere in mountain bike  Arezzo percorrendo i 160 km per 4.400 mt di dislivello di ascesa totale in 4 tappe:  Rimini-San Leo, San Leo-Le Balze, Le Balze-La Verna, La Verna-Arezzo. Sono stati pero’ costretti ad annullare la quarta e ultima tappa per la pioggia intensa “troppo pericoloso affrontare in bici le discese su mulattiere bagnate, comunque l’importante era per noi raggiungere il Santuario – afferma Baraldi che ha commentato le tappe pubblicando i post sulla sua pagina face book – Il Cammino è molto bello a prescindere, spero di essere stato di ispirazione per qualcuno come qualcuno lo è stato per me con i suoi post su fb”.

La terza tappa si era conclusa con l’arrivo al Santuario Francescano della Verna dopo la salita alle foci del Tevere e piu’ su’ al  Monte Fumaiolo dove li attendevano  panorami stupendi: un percorso impegnativo per i tre che avevano già nelle gambe 3000 mt di dislivello affrontati nei due giorni precedenti. “Questo è un percorso che, anche a piedi, necessita – ribadisce Baraldi – di un ottimo allenamento, non ci si puo’ improvvisare.  Alla fine però i 1358 mt di dislivello per 33 km di questa tappa sono stati ripagati dalla bellezza della natura e del Santuario che è veramente suggestivo e intriso di spiritualità”.

La seconda tappa (da San Leo a Le Balze, 43 km per 1773 mt di ascesa totale) è stata la più dura, con discese in sterrato scassate e singletrack tecnici, “non è cosa per tutti, servono esperienza e sangue freddo per scendere con le mountain bike da lì, cosi come per arrampicarsi su salite con pendenze sterrate anche del 18%. Insomma questo pellegrinaggio ce lo siamo proprio sudato, ma San Francesco ci ha assistito regalandoci un bel tempo imprevisto quando serviva, proteggendoci dai problemi meccanici e mostrandoci le Bellezze del Creato ad ogni curva. Colori stupendi e luoghi da film: ci aspettavamo di vedere da un momento all’altro Frodo Baggins e Samwise Gangee de Il Signore degli Anelli uscire da un sentiero e nelle chiese mediovali trovarvi a pregare Guglielmo da Baskerville de Il Nome della Rosa”.

Nel corso della prima tappa (Rimini-San Leo 45 km per 1080 mt di dislivello) ad accogliere i tre pellegrini presso il convento Francescano di Villa Verrucchio c’era padre Sandro, già parroco di San Nicolò per tanti anni. “Nel convento si erge ancora un cipresso piantato da San Francesco nel 1213. Splendida San Leo di sera ma splendido tutto il percorso nel “foliage” autunnale, colori che nessuna fotografia può rendere come nessuna parola, almeno la mia, può rendere il silenzio e il la suggestione di questi luoghi”.

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