Disservizio alle Poste: “ho rischiato di perdere una raccomandata di vitale importanza”

Da giorni aspettava con impazienza una raccomandata molto importante ma quando l’attesa pareva essere finita una nostra concittadina ha avuto un’amara sorpresa. Al posto dell’avviso di giacenza nella cassetta della posta ha trovato un foglietto scritto a mano e la raccomandata ha rischiato d’andare perduta.

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Da giorni aspettava con impazienza una raccomandata “di vitale importanza” ma quando l’attesa pareva essere finalmente finita una nostra concittadina ha avuto un’amara sorpresa.

“Nella cassetta della posta – racconta – al posto del consueto avviso di giacenza mi sono ritrovata un pezzo di carta scritto a mano che mi invitava a recarmi in via Cesare Battisti per ritirare un non precisato oggetto. Ho immaginato fosse la raccomandata che aspettavo ma sul foglio non era riportato alcun numero o riferimento per poterla tracciare, insomma un pezzo di carta straccia. Come si fa nel 2021, a Carpi, ad avere un servizio tanto inaffidabile?”.

Dopo il ritrovamento per questa nostra concittadina è iniziata l’odissea: “ho trascorso ore al telefono, rimbalzata da un ufficio all’altro per capire dove fosse finita la mia raccomandata e come poterla recuperare. Poi, fortunatamente, alla mia seconda visita all’ufficio postale centrale, un’impiegata davvero molto disponibile ha preso a cuore la mia situazione prodigandosi in ogni modo per aiutarmi e mi ha spiegato che il servizio di consegna delle raccomandate non è più gestito solo da Poste Italiane. Per questo motivo ha contattato Nexive Group (ndr – recentemente acquisito da Poste Italiane) che se ne occupa per capire dove fosse l’inghippo: la giustificazione addotta? L’inesperienza di una neo assunta. Una scusa che onestamente trovo del tutto inaccettabile”. Seppur con giorni di ritardo ora la nostra concittadina è riuscita a mettere le mani sulla raccomandata ma la rabbia per il disservizio subito non si placa: “e se al mio posto ci fosse stata una persona anziana come avrebbe fatto? Probabilmente si sarebbe scoraggiata di fronte a tutti questi ostacoli e avrebbe rinunciato. Tutto ciò è davvero intollerabile”.

Jessica Bianchi