“Una grande giornata di festa quella di oggi – afferma il Sindaco Enrico Diacci – dove, a momenti istituzionali, si sono susseguiti convivialità, amicizia e divertimento, grazie anche alla folta delegazione di alpini che ci ha fatto visita”.
La giornata ha visto alle 9.30 l’inaugurazione, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Davide Baruffi, della Delegazione Municipale, ricostruita dopo il sisma del 2012. Un cantiere iniziato nel 2020 e affidato ad “ARCO Lavori Soc. Coop. e D.P. Restauro per un importo pari a 2 milioni e 300mila euro, quasi interamente finanziati dai Fondi della Regione Emilia Romagna per la ricostruzione. Un lavoro che riporterà a breve, nello storico edificio, i servizi dell’anagrafe, gli uffici della Polizia Municipale e quelli dedicati al ricevimento dei cittadini da parte degli amministratori. Al primo piano troveranno sede le aule della scuola di musica ma è al secondo piano la grande novità. Grazie ad un minuzioso restauro sono stati riportati alla luce i preziosi decori, gli affreschi e il pavimento in cotto originali, risalenti al 1920. Al momento tali sale ospitano la mostra fotografica Come eravamo… dedicata a Rovereto e alle sue manifestazioni principali che è stata inaugurata nel pomeriggio.
Al termine dell’inaugurazione è stato composto un corteo, che ha attraversato tutto il paese e alle 11 si è svolta la cerimonia di intitolazione del piazzale delle scuole agli Alpini. Oltre ai tanti roveretani presenti, una delegazione di oltre 400 alpini ha assistito commossa alla cerimonia, accompagnata dagli interventi della Filarmonica Novese, del Coro e della Fanfara della sezione ANA di Trento. Sono intervenuti, oltre al sindaco Enrico Diacci e al Sottosegretario Davide Baruffi, il Presidente Sezione Alpini di Trento Paolo Frizzi e Paolo Martinelli, Presidente ONLUS Tutti insieme a Rovereto e S.Antonio.
“Un momento per commemorare una lunga amicizia che lega il corpo degli alpini al paese di Rovereto e che, dopo il sisma del 2012 e grazie alla costruzione della Casa dello Sport Tina Zuccoli, ha trovato nuovo vigore ed empatia. Perché questa intitolazione, come gesto forse semplice e povero se confrontato al grande contributo che gli alpini hanno dato alla nostra comunità, – ha affermato il sindaco nel suo discorso inaugurale – possa ricordare per sempre una collaborazione iniziata più di 50 anni fa dalla maestra Tina Zuccoli. Una vicinanza che abbiamo sempre sentito, fondata su una stima reciproca che ci ha dato grande coraggio nei momenti più difficili. A concreta testimonianza di una forte solidarietà e rispetto che da sempre unisce le nostre due comunità”.
Al termine della cerimonia si è svolto un grande pranzo, promosso dalla Onlus Tutti insieme a Rovereto e S.Antonio e dalla Polisportiva Roveretana, a suggello di un percorso dedicato al ricordo, alle celebrazioni ma anche alla convivialità e alla buona tavola. Una degna conclusione di giornata per raccontare, in modo diverso, l’efficienza, l’operosità e il coraggio che hanno permesso la sua realizzazione: vivendola insieme intorno a una tavola.