Carpi resta il luogo del cuore del Mep

Sono passati 25 anni e la professoressa Casarini non poteva mancare alla giornata inaugurale della Sessione nazionale del MEP, martedì 12 ottobre, presso l’Auditorium San Rocco dove ha ritrovato la sua studentessa Daniela Guaitoli, che ha raccolto il testimone. All’evento partecipano 150 delegati da 7 regioni d’Italia.

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Era il 1991. La professoressa Cristiana Casarini, docente del Liceo Fanti di Carpi, riceve la telefonata da una collega di Parigi con l’invito a partecipare alla Sessione internazionale di Barcellona del Parlamento Europeo dei Giovani. Daniela Guaitoli è fra gli alunni che entrano a far parte della delegazione. Già da quella prima esperienza docenti, insegnanti e studenti intravedono l’enorme opportunità di un’esperienza di formazione tra le più coinvolgenti: è uno dei momenti chiave per la creazione del network europeo del Model European Parlament che si costituisce come Associazione Culturale MEP Italia nel 1996 anno in cui si tiene a Carpi la prima sessione nazionale del progetto.

Sono passati 25 anni e la professoressa Casarini non poteva mancare alla giornata inaugurale della Sessione nazionale del MEP, martedì 12 ottobre, presso l’Auditorium San Rocco dove ha ritrovato la sua studentessa Daniela Guaitoli, che ha raccolto il testimone: oggi è docente del Meucci, in prima linea, assieme alle docenti Marzetti, Benatti e ai principali organizzatori Luca Ugoni e Chiara Giubertoni, a contribuire alla riuscita dell’evento a cui partecipano 150 delegati (studenti del IV anno), di 32 scuole ( di cui 3 di Carpi, 3 di Modena e altre cinque del territorio emiliano), 40 docenti da tutta Italia, 30 Presidenti di Commissione (tra studenti del V anno e universitari), 7 Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia). Il lavoro della sessione, iniziato il 9 ottobre, terminerà il 17 quando si terrà l’Assemblea Generale in cui ogni commissione presenterà la risoluzione che sarà discussa e poi votata dall’intera assemblea. Sarà necessario confrontarsi e sostenere le proprie tesi rispetto a tematiche fondamentali del nostro tempo: affari esteri, affari sociali, ambiente, turismo, cultura, criminalità e corruzione, uguaglianza di genere.

Chi partecipa al MEP si allena a collaborare per trovare soluzioni insieme, impara a misurarsi rispetto alle opinioni altrui attraverso il confronto, approfondisce attraverso la ricerca: chi sperimenta la ‘palestra’ del MEP ne fa tesoro e ciò che riceve lo restituisce impegnandosi nell’organizzazione come chair.

La professoressa Casarini nel suo saluto ha ripercorso la storia del MEP nato nella convinzione che dai giovani sarebbe partito il cammino che avrebbe portato all’Europa unita: sono decine di migliaia gli studenti che hanno potuto cogliere questa opportunità, momento fondamentale di cittadinanza attiva. “E’ il momento in cui gli insegnanti li vedono diventare grandi” sottolinea Alda Barbi, dirigente del Liceo Fanti, scuola capofila.

Oltre a lei sono intervenuti alla cerimonia di apertura di martedì 12 ottobre Carlo Corazza dell’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo, il dirigente scolastico dell’Istituto Meucci Luigi Vaccari, Saverio Barbieri, presidente del Rotaract Carpi, Adamo Neri, socio onorario dell’Associazione, Tiziana Zanni dell’Ufficio scolastico provinciale e l’assessore alla cultura e alle politiche giovanili Davide dalle Ave.

Numerose sono le partnership e le collaborazioni: oltre al Parlamento europeo, alla Regione Emilia-Romagna e alla Città di Carpi, contribuiscono all’evento anche Coop Alleanza, Rotaract, Amici del fegato, Tania Previdi e il museo di Carpi  e, con la loro instancabile disponibilità, i volontari dell’Università della terza età “Gasparini-Casari”.

Sara Gelli

 

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