E’ di queste ore la notizia che la Questura di Modena sarà elevata alla fascia di dirigente generale: una notizia a lungo attesa dal momento che tale “scatto” dovrebbe comportare, finalmente, anche un rafforzamento dell’organico. I rinforzi però, al momento sono solo promessi, e il Sap – Sindacato autonomo di Polizia oggi ha alzato la voce per ribadire ancora una volta – davanti alle forze politiche e alla cittadinanza – che le problematiche che affliggono da anni i Commissariati di Carpi, Mirandola e Sassuolo devono essere superate e con urgenza. “Si registrano delle sofferenze gravi – spiega Otto Orfello, segretario provinciale Sap – legate alle crescenti necessità di ordine pubblico della città di Modena. Il personale indirizzato su Modena spesso viene sottratto dai commissariati della provincia i quali non riescono più a fornire servizi e sono costretti a chiudere gli uffici. Le condizioni di lavoro sono ormai insopportabili: ci sono colleghi che da due settimane non fanno risposi. I commissariati ormai si reggono sullo straordinario programmato… è intollerabile. Sull’annunciata “promozione” della Questura di Modena, Orfello è cauto: “speriamo sia una notizia fondata perché sappiamo che questi processi hanno spesso dei tempi incompatibili con la vita. Modena ha bisogno di agenti ora. Questa provincia è un polmone economico importante e non va trattata in questo modo. E’ inutile parlare di fasce, di galloni… servono azioni concrete e in tempi rapidi”.
Presente alla manifestazione anche l’onorevole leghista Gianni Tonelli, segretario generale aggiunto del Sap, il quale ha più volte ribadito come “i tagli della Legge Madia si siano tradotti per il territorio modenese in oltre 200 uomini in meno tra le file delle Forze dell’ordine”. Numeri che si fanno sentire e che rendono a dir poco caldi i temi legati a organici e pattugliamento. “Il Commissariato di Carpi – ha spiegato – conta su 39 unità ma l’obiettivo è quello di arrivare almeno a 45, 50 uomini, in caso contrario l’attività investigativa e di contrasto alla criminalità non potrà crescere. La mannaia della Madia ha colpito anche questo territorio rendendo la realtà di Carpi menomata”. La sicurezza, ha concluso Tonelli “è un valore superiore”. Il punto di partenza, lo ha poi definito il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Barcaiuolo, “per vivere liberi. Carpi – ha sottolineato – viene una grave situazione di criminalità. Non possiamo accontentarci delle briciole quando in gioco c’è la sicurezza della gente”. E se dal canto suo il sindaco Alberto Bellelli ha ribadito la necessità di “rivisitare le piante organiche delle Forze dell’Ordine a fronte di una complessità sociale sempre maggiore”, il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Eros Gaddi, ha riportato tutti a realtà: “a Carpi non c’è un’emergenza sicurezza, ma certo si può fare di più e meglio. Si deve procedere con la sburocratizzazione degli uffici, la riorganizzazione e il rafforzamento degli organici ma diteci – ha chiesto rivolgendosi agli esponenti del Sap – cosa possiamo fare noi a livello locale se ogni volta che abbiamo scritto e interpellato le altre sfere non abbiamo mai ricevuto risposta?”.
Jessica Bianchi