Da anni il Siulp, Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia denuncia la carenza di organico che riguarda il Commissariato della Polizia di Stato di Carpi.
“Carpi e il suo hinterland non sono certo il Far West, ma le varie operazioni di polizia giudiziaria portate a termine, anche solo nell’ultimo periodo, la dicono lunga sulla capacità operativa espressa dal Commissariato relativamente alla criminalità territoriale”, si legge in una nota del sindacato modenese.
Qualche esempio? “La denuncia degli autori di una grave rissa in centro storico, con tanto di accoltellamento, l’identificazione dell’autore della rapina alla sala giochi Las Vegas, il fermo di polizia giudiziaria per violenza sessuale…”.
E se l’onere di lavoro aumenta, il personale del Commissariato diminuisce.
“Dai 44 operatori del 2012, siamo arrivati ai 42 del 2021: tra questi vi sono anche gli ufficiali di polizia giudiziaria che, nello stesso periodo, sono passati da 16 a 10. In compenso però la popolazione della sola città di Carpi, nello stesso periodo è cresciuta da 69mila a 72mila abitanti. Sono numerosi i capoluoghi di provincia con un numero di abitanti inferiore e che possono contare su Questura, Prefettura, Comandi Provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, alcuni peraltro anche con Commissariati di P.S. dislocati in provincia. Una città come Carpi dev’essere considerata una sorta di provincia nella provincia”.
La richiesta del Siulp è quella di elevare di fascia la Questura di Modena, con benefici in termini di personale per l’intera provincia: “auspichiamo che il primo ufficio a beneficiarne sia proprio il Commissariato di Carpi”, conclude il Siulp.