Ci può essere libertà nella malattia d’Alzheimer?

L’attore e drammaturgo carpigiano Davide Bulgarelli, in occasione del FestivalFilosofia, porta in scena il 17 settembre, alle 21, presso la sede dell’Università per la Terza Età di Modena, in via Cardinal Morone, 35, Libero di dimenticare - Diario d’Alzheimer.

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l’attore e drammaturgo carpigiano Davide Bulgarelli

Ci può essere libertà nella malattia? E, in particolare, nella demenza? Un tema spinoso e complesso con cui si è voluto confrontare l’attore e drammaturgo carpigiano Davide Bulgarelli. “L’Alzheimer  – spiega Bulgarelli – progressivamente prosciuga del tutto la memoria di chi ne è affetto. Più volte mi sono domandato cosa potesse esserci di positivo, per così dire, in una patologia tanto invalidante. In fondo, dimenticare, consente di liberarsi di vecchi traumi, di ferite e, allo stesso tempo, di prendere distanza dalle incombenze quotidiane, dagli obblighi… Lo so, è una strana forma di libertà, ma è pur sempre tale”. 

Libero di dimenticare – Diario d’Alzheimer, spettacolo prodotto dall’Università per la Terza Età di Modena e dal Consorzio per il FestivalFilosofia, è nato proprio da questa riflessione: “nonostante io abbia dovuto fare i conti con questa malattia – ammette l’autore – raccontarla e pensare alla sua messa in scena è stato molto difficile. Solitamente infatti chi soffre di demenza non ricorda, spesso non parla e si lascia andare a gesti inconsulti. E allora ho pensato di ricorrere all’escamotage del diario”. Ed ecco allora che in scena, un Bulgarelli solo, legge e rilegge più e più volte ancora la lettera che aveva scritto a se stesso per aggrapparsi ostinatamente al proprio passato e riconoscere il volto estraneo che vede riflesso allo specchio. Un uomo comunque capace di sentirsi libero, nella malattia, di reinventarsi ogni giorno con una storia nuova e libero da quei ricordi che avrebbe voluto dimenticare. 

E parola dopo parola, lo spettatore entra, lentamente, nella mente di quest’uomo, penetrando la sua sofferenza, seguendo il filo dei suoi pensieri…

Lo spettacolo – che si terrà venerdì 17 settembre, alle 21, presso la sede dell’Università per la Terza Età di Modena, in via Cardinal Morone, 35 – sarà preceduto da un’introduzione dal vivo al pianoforte dal musicista Daniele Cocchi che eseguirà un brano di Rachmaninov e da un video finale. 

“Ho cercato di dar vita a una performance composita per provare a trovare la chiave necessaria per capire cosa passa per la testa di una persona affetta da demenze. Mente che, al momento, – ammette il drammaturgo – resta un mistero”.

INFO E PRENOTAZIONI – 059.221930 – presidenza@utemodena.it – www.utemodena.it

Jessica Bianchi 

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