Tempo di vacanze o no, ogni giorno, sull’A22, tra Carpi e Modena, si registrano numerosi chilometri di coda. Il nervo scoperto? L’allacciamento tra l’autostrada del Brennero e quella Del Sole. “Questo innesto – spiega il direttore tecnico di A22, dottor Carlo Costa – è stato realizzato quando vennero progettate le due autostrade e la riduzione dalle due corsie a una sola, soprattutto quando i livelli di traffico raggiungono una certa intensità, crea inevitabili incolonnamenti”. Un problema di carattere strutturale dunque a cui se ne somma un altro: “nel 2019 – ricorda Costa – sull’Autobrennero registrammo livelli record di traffico ma quest’anno sono stati ampiamente superati. Dal Brennero verso Modena, in alcune giornate, tale crescita ha superato il 20%: rispetto al passato sono stati infatti numerosissimi i viaggiatori che hanno preferito raggiungere il nostro Paese dall’Europa centrale in automobile, anziché con altri mezzi, come il treno o l’aereo”.
Dottor Costa quando verranno superate le criticità di questo snodo autostradale?
“E’ già stato approvato il progetto esecutivo relativo all’allargamento dello svincolo: una volta riconfigurato, peraltro in tutte le direzioni, il problema verrà risolto in modo definitivo poiché saranno realizzate due corsie per ciascun ramo dello svincolo e quindi si raddoppierà la capacità di deflusso. I 130 milioni di euro necessari sono già stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Autobrennero”.
I tempi?
“Siamo in attesa che venga riassegnata la concessione di Autobrennero perchè questo tipo di investimenti non sono consentiti in un regime come quello attuale. Il progetto però, lo ribadisco, è pronto e non appena questa partita si sbloccherà, spero a breve, potremo indire la gara e assegnare i lavori. Immagino che il cantiere potrebbe partire nel 2023”.
Sull’ipotesi più volte avanzata di realizzare un secondo casello a Carpi invece tutto tace?
“Nelle previsioni sinora discusse anche con Ministero non è previsto alcun casello aggiuntivo a Carpi, bensì una modifica a quello esistente di Reggiolo per collegarlo alla costruenda Cispadana”.