Fisco, settembre nero per le imprese

Si prospetta un “mese nero” per le imprese, con l’accumulo delle scadenze fiscali. In forte difficoltà Partite Iva, piccole e medie imprese.

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Mauro Rossi, presidente provinciale di Confesercenti Modena

La crisi di liquidità determinata dalle chiusure e dai blocchi imposti dalla gestione della pandemia è ritenuta estinta e, pertanto, si deve ricominciare a pagare, come se le ricadute economiche negative causate dall’emergenza sanitaria, soprattutto in alcuni settori, fossero terminate.

L’accumularsi di scadenze ha creato un effetto imbuto e ai versamenti arretrati si sommano quelli tradizionali dovuti a settembre, tutti concentrati in un breve lasso di tempo. In difficoltà si trovano dunque le Partite Iva che, a meno che non escano ulteriori proroghe, si troveranno di fronte a una ripresa dei versamenti delle cartelle della rottamazione e del saldo stralcio, che si stima sui 4 milioni, ai quali si aggiungono gli oltre 200 adempimenti fiscali. E’ evidente che le piccole e micro imprese si troveranno in grande difficoltà.

Il 31 agosto è inoltre scaduta l’ultima proroga, prevista dal Decreto Sostegni Bis (D.L.73/2021), relativa alla sospensione dei pagamenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo la macchina della riscossione fiscale torna alla normalità a partire da settembre. 

“Al momento – afferma Mauro Rossi, presidente provinciale di Confesercenti Modena – non sembra che il governo sia intenzionato a concedere ulteriori proroghe, che sarebbero invece opportune per scongiurare l’arrivo, già tra pochi giorni, di nuove cartelle esattoriali e la ripartenza delle procedure di riscossione cautelari ed esecutive. Appare ormai evidente la necessità di metter mano a una semplificazione del sistema tributario, rendendo più equilibrato il rapporto tra fisco e contribuente e andando a ridurre e  razionalizzare gli adempimenti”.

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