Fioccano in redazione le testimonianze di passeggeri che denunciano il sovraffollamento dei treni regionali in barba alle normative anti contagio. Percezione o realtà? Quali sono i controlli messi a punto da Trenitalia per verificare che i convogli non superino i limiti di capienza fissati dalla normativa vigente? A rispondere è Alessandra Coppa, corrispondente territoriale di Ferrovie dello Stato (Fs) per l’Emilia-Romagna.
“Il decreto – spiega Coppa – stabilisce che sui treni a lunga percorrenza possa essere occupato l’80% dei posti a sedere ed essendo obbligatoria la prenotazione non si sono mai creati problemi”. Più delicata invece la questione legata ai regionali dove si può viaggiare anche in piedi: “per questa tipologia di convogli il Governo ha previsto che possa salire a bordo un numero di viaggiatori pari all’80% del numero dei posti (seduti e in piedi) per i quali il treno è omologato”.
Ma come vengono conteggiati i passeggeri?
“I nuovi convogli Rock e Pop – spiega Alessandra Coppa – sono dotati di sistemi contapersone che consentono di monitorare il numero di passeggeri saliti e scesi in ogni singola tratta, per ogni treno. Dati verificati dalle sale operative per sapere quanta gente c’è a bordo”.
Non mancano però le segnalazioni di sovraffollamento…
“L’equivoco nasce dal fatto che le persone vedono gente in piedi ma questo entro certi numeri rientra nelle norme.
Faccio un esempio: un treno Rock oggi può contenere fino a 1.174 persone, di cui circa 600 sono sedute è evidente che gli altri debbano viaggiare in piedi… Noi verifichiamo che non si superino i limiti e, durante l’estate, abbiamo fortemente intensificato l’offerta con treni aggiuntivi sulle tratte più richieste, a partire da quelle per la Riviera”.
Tale potenziamento varrà anche per l’autunno – inverno per rispondere alle esigenze di studenti e lavoratori pendolari?
“Cambiamo le tipologie di viaggiatori e le loro esigenze pertanto metteremo a punto un piano flessibile per superare eventuali criticità e affinchè le norme siano rispettate soprattutto sulle tratte più trafficate. Il rapporto col committente del servizio, ovvero la Regione Emilia Romagna, è strettissimo e non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia”.
E per evitare di salire su un treno al limite della capienza, Coppa invita a utilizzare l’App di Trenitalia: “in fase di acquisto sull’applicazione è possibile vedere quanti sono i posti ancora disponibili e quindi vendibili. Nel caso in cui il tetto massimo sia stato raggiunto non è possibile procedere con l’acquisto”.