La prima settimana di lavoro per il presidente del nuovo Carpi, Claudio Lazzaretti, passerà alla storia come una delle più intense, contraddistinta da centinaia di telefonate e decine di appuntamenti volti a varare il nuovo corso biancorosso. Dopo i viaggi a Roma per consegnare la documentazione necessaria all’iscrizione dell’Athletic alla prossima Serie D, centinaia di telefonate al fine di definire la rosa, completare lo staff e, non ultimo, capire i tempi per iniziare a lavorare con la squadra in città.
LA QUESTIONE STADIO – Il vecchio Carpi Fc 1909 vantava una convenzione, stipulata con il Comune di Carpi, per la gestione dello Stadio Cabassi, dell’adiacente campo da allenamento, degli spogliatoi e degli uffici contenuti fra le mura dell’impianto cittadino, del campo in via Sigonio e dell’antica sede trasformata, negli ultimi cinque anni, in foresteria. Questo accordo scadeva, come sancito nelle scritture sottoscritte con l’allora patron Stefano Bonacini, il prossimo giugno 2023. Con solamente venticinque giorni mancanti all’inizio del campionato di Serie D, in attesa di sapere in quale girone sarà inserito, il Carpi di Claudio Lazzaretti (con buona parte della rosa ereditata dalla ex Correggese) ha l’assoluta necessità di mettersi al lavoro dopo aver brillantemente concluso il ritiro a Carpineti. E’ dunque necessaria una celere ri-assegnazione degli impianti.
Questa mattina intanto il primo cittadino Alberto Bellelli e il nuovo presidente hanno supervisionato i manti erbosi dello Stadio e dell’Antistadio e gli spogliatoi per capire come agire, nel breve, per poterne ripristinarne la totale fruibilità.
IL NUOVO LOGO E LO SPONSOR TECNICO – Non banale anche la “questione logo”. Il nuovo Carpi non potrà utilizzare lo stemma che ha viaggiato negli ultimi sette anni negli stadi più importanti ed affascinanti d’Italia. Contestualmente sarà da definire anche la questione sponsor tecnico che vestirà l’Athletic nelle gare ufficiali per il campionato 2021-2022. Possibile l’apertura di un dialogo con Givova ma non è escluso che il numero uno carpigiano possa cambiare fornitore puntando su altri brand.
IL NODO ALLENATORE – Quasi certamente nel trasloco da Correggio non sarà compreso il tecnico Simone Barone. Nelle ultime giornate sembra esser stato trovato un accordo fra la nuova dirigenza e l’ex tecnico del Legnago Massimo Bagatti. Nativo di Fiumalbo il mister, che già ha lavorato a Correggio con Claudio Lazzaretti sfiorando una storica promozione fra i professionisti, è un cultore del gioco organizzato ed ordinato e non ha mai nascosto la vocazione particolarmente offensiva delle sue squadre.
Enrico Bonzanini