Carpi-Correggese? Tifosi e volontari dicono no

La tifoseria correggese, alquanto disorientata da quanto sta apprendendo dagli organi di informazione, prende posizione contro il ventilato progetto di fusione con Carpi, con una nota, espressa anche a nome dei volontari che, da anni, prestano servizio per la Correggese.

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La tifoseria correggese, alquanto disorientata da quanto sta apprendendo dagli organi di informazione, prende posizione contro il ventilato progetto di fusione con Carpi, con una nota, espressa anche a nome dei volontari che, da anni, prestano servizio per la Correggese.

“Correggio potrebbe veramente restare senza squadra di calcio che porti il suo nome? Verrebbero cancellati decenni di storia del calcio correggese? A nome di tutti coloro che hanno a cuore la storia della Correggese diciamo a voce alta e decisa che non condividiamo l’ipotesi, cui ci opponiamo fermamente. Questa presa di posizione si alza decisa nei vari capannelli che si stanno formando in questi caldi giorni di ferragosto sotto i portici della città, ai raduni ai giardini e all’esterno dello stadio Borelli: non possiamo fermare le decisioni personali del presidente Lazzaretti, ma siamo assolutamente contrari che si porti con sé il titolo sportivo della Correggese, unitamente alla sua storia, nata e vissuta da decenni con il contributo di tanti volontari che non vogliono che nessuno scippi il calcio a Correggio.

Discorso simile anche per quanto riguarda lo Stadio Borelli, da sempre – anche nel precedente e storico impianto – sostenuto dal lavoro dei volontari, in aggiunta alle ingenti risorse stanziate dal Comune di Correggio, cioè risorse pubbliche, che non potrà diventare dependance di altre società esterne, ma dovrà restare risorsa pubblica a disposizione dello sport correggese e della città di Correggio.

Rivolgiamo pertanto un accorato invito al Sindaco che, stando alle cronache di questi giorni, si sta muovendo in modo esemplare, affinché ascolti e si unisca agli appelli dei tifosi: auspichiamo che intorno alla Correggese, qualora uscissero gli attuali dirigenti, la nostra amministrazione, con l’aiuto di tutte le forze politiche e delle realtà economiche e sportive del territorio, siano in grado di fare squadra per mantenere viva la nostra società, al di là della categoria calcistica di appartenenza e senza preoccuparsi del numero e della qualità dei giocatori che eventualmente resteranno tesserati per la Correggese.

Per ora restiamo in attesa degli eventi, comunque pronti a mobilitarci per eventuali incontri, assemblee pubbliche ed ogni genere di protesta democratica, nel rispetto delle normative, per difendere, lo ribadiamo ancora una volta, il patrimonio storico del calcio a Correggio”.