Strage di Bologna: per il ministro Cartabia “la polvere si sta diradando”

Dopo molti processi, si sta celebrando ora quello ai mandanti. Fra le 85 vittime anche il carpigiano Umberto ‘Tino’ Lugli, 38 anni

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Bologna non dimentica: oggi ricorre il 41esimo anniversario della strage fascista del 2 agosto del 1980 quando una bomba uccise 85 persone e ne ferì oltre duecento.

Nella strage perse la vita anche il carpigiano Umberto Tino Lugli, di 38 anni.

La cerimonia è iniziata in Comune a Bologna alla presenza del ministro della Giustizia Cartabia. “Le schegge di quella bomba ci hanno colpito tutti. La Strage di Bologna è un fatto opaco, scuro: fu un attacco a tutto il popolo italiano”.

“Oggi lo Stato rinnova il più solenne impegno per giungere all’accertamento i fatti. Non ci può essere giustizia senza accertamento pieno delle responsabilità: per questo l’attività procede. La polvere che rivestiva i corpi martoriati, quella polvere che troppo a lungo ha coperti molteplici responsabilità oggi quella polvere si sta diradando e lascia nuovi contorni e nuovi profili dell’accaduto”. Lo ha detto, in un passaggio del suo intervento alle commemorazioni della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, il ministro della Giustizia, Marta Cartabia.

“Di questo – ha puntualizzato – va dato merito all’attività dell’associazione dei familiari delle vittime, all’impegno della Procura Generale di Bologna e di tutti i magistrati. C’è la vicinanza dell’intero Governo  e l’impegno a fare concretamente la nostra parte, la mia parte per offrire tutto il sostegno necessario nel lavoro di accertamento delle responsabilità”.