“No all’accesso con green pass obbligatorio a bar e ristoranti”

Un green pass sulla scia del modello francese annunciato qualche giorno fa da Macron potrebbe rivelarsi problematico per bar e ristoranti, già martoriati dalla pandemia.

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Daniele Cavazza 

“Le nostre imprese hanno ripreso a lavorare da poco più di un mese, lasciate che prendano respiro”. Così Daniele Cavazza coordinatore Provinciale di Fiepet Confesercenti Modena ha commentato l’ipotesi di un eventuale green pass ‘alla francese’ per frequentare bar, ristoranti, treni o aerei,  tutti i luoghi di socialità, come deciso in Francia dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron a partire da agosto per contrastare la variante Delta del Covid.

“Siamo in piena estate, si vive all’aperto, questo anche grazie alle norme che hanno consentito di allargare gli spazi esterni dei locali e quindi – sottolinea Cavazza – con un rischio di contagio basso. Secondo noi è prematuro in questa fase stravolgere una situazione tutto sommato abbastanza sotto controllo: con comportamenti responsabili e il rispetto delle regole, si può andare avanti in questo modo. L’accesso con il green pass sarebbe anche di non facile attuazione. Che cosa comporterebbe? – si interroga Cavazza  – che un ristoratore o un barista si dovrebbe caricare di un ruolo di controllo di dati personali e sensibili, con problemi conseguenti di costi per personale dedicato e di sicurezza nel caso dovesse impedire l’accesso al locale a clienti non in regola con la certificazione”.

Anche il Presidente della nostra Regione Stefano Bonaccini ha espresso le proprie perplessità circa la possibilità di ingresso a bar e ristoranti soltanto a coloro che sono muniti di green pass, proprio in relazione al potere di controllo che gli esercenti non hanno.

“Condividiamo – conclude Cavazza – comunque la finalità di questa misura: l’incentivo alla vaccinazione dalla maggior parte della popolazione in modo da scongiurare l’arrivo di una quarta ondata in autunno. A questo proposito, lo ricordiamo, abbiamo sostenuto, anche economicamente, la richiesta di priorità di vaccinazione agli operatori del turismo e coerenti con questa nostra linea siamo pronti a collaborare con le istituzioni per sostenere il più possibile la campagna vaccinale e l’estensione della copertura anche a coloro che oggi sono ancora indecisi”. 

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