Concentrico Festival chiude la rassegna in Piazza Martiri domenica 18 luglio, alle 21.30 con Teatro fra parentesi. Le mie storie per questo tempo di e con Marco Paolini accompagnato da due musicisti d’eccezione: Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi.
Teatro fra parentesi. Le mie storie per questo tempo è il nuovo spettacolo di Paolini, uno dei più grandi attori e narratori italiani, creato durante la pandemia: “A me – scrive l’autore – sembra importante far stare bene le persone in questi tempi difficili, fare in modo che il metro di distanza sociale tra noi si accorci e che i minuti si allunghino, far si che dopo lo spettacolo chi vuole si fermi ancora e si continui così per un po’ a farsi domande e raccontare storie”. Teatro fra parentesi nasce da una necessità: quella di immaginare un ruolo per lo spettacolo dal vivo che sia a tutto campo. Le categorie non bastano più, parole come Arte e Cultura usate in difesa di una forma viva e mutevole suonano rinunciatarie. Circostanze straordinarie esigono sforzi straordinari. Lo spettacolo, pensato durante il primo isolamento, parte da un canovaccio autobiografico che cuce insieme storie vecchie e nuove, arricchito da canzoni e musiche. Insieme ai musicisti, Marco Paolini lo plasma come un concerto dedicato ai mestieri del “fare teatro”. Si racconta di organizzatori, artisti, tecnici, amministratori e spettatori. Si narra in modo intimo e personale, condividendo preoccupazioni, speranze,progetti e indicando un ruolo possibile per lo spettacolo dal vivo di questi tempi, fondato anche sull’ascoltare e non solo sul trasmettere. Ci sarà tempo per tutto il resto, questa pandemia cambia le priorità, il contesto, il tempo. Questo per noi è un tempo di Teatro fra parentesi.
Concentrico Off, domenica 18 luglio, alle 19.30, propone l’ultimo spettacolo sul palco di piazzale Ramazzini: Studio su: Noi, criminali di guerra tratto dal libro di Giuseppe Zaccaria, la nuova produzione di Concentrico Factory che sarà presentata in prima nazionale in inverno. Un’indagine personale sulla Guerra dei Balcani di cui nel 2022 ricorre il trentennale attraverso le parole di un inviato speciale, messe in scena dal figlio. Paolo Zaccaria scrive: “Io mi ricordo la guerra nell’ex Jugoslavia. Me la ricordo bene. E non solo perché avevo già 9 anni e quindi non ero più un bambino piccolo. Non solo perché era una guerra incredibilmente vicina nello spazio e nel tempo. Me la ricordo bene soprattutto perché mio padre, che di mestiere faceva il giornalista, e specificatamente l’inviato speciale, quella guerra l’ha vissuta e raccontata tutta. L’ha raccontata in tantissimi articoli e in un libro, Noi, criminali di guerra, acquisito come prova dal Tribunale Internazionale dell’Aja per i crimini di guerra. Ma io mi ricordo anche di mio padre che stava via per mesi interi, mi ricordo delle domande dei compagni e dei non detti degli adulti. Mi ricordo di quando si svegliò di soprassalto, la notte della festa della Madonna a mare, perché i fuochi d’artificio gli ricordavano le bombe. Che cosa ha fatto l’Italia, di fronte a tanto rivoltante scempio di umanità? E l’Europa? E il mondo? si chiedeva nella prefazione del libro Alessandro Galante Garrone. Attraverso questo lavoro proveremo a capire se, a distanza di trent’anni, queste domande hanno avuto risposta. E quali altre, ancora oggi, dobbiamo porre a noi stessi: abitanti di quell’Italia, di quell’Europa, di quel mondo”.
Concentrico Art, invece, continua fino a sabato 24 luglio con la mostra collettiva d’arte contemporanea a cura di Andrea Saltini, nello spazio recuperato dell’ex mercato in piazzale Ramazzini 50.
Dal 21 al 24 luglio si aggiungono al group show le opere di quattro Special Guest Artist: Marino Neri, Pierpe, Michele Bernardi, Patrick Aleotti fino ad arrivare all’evento di chiusura sabato 24 luglio, alle 18, con una degustazione enogastronomica in collaborazione con Terra Vive di Gianluca Bergianti e Modena Food Lab dello chef Francesco Rompianesi. Artisti e realtà d’eccellenza del territorio che dialogano fra loro, progettano insieme e creano opere e momenti d’incontro per trasmettere la qualità del lavoro, il saper fare e vivere insieme diverse e nuove modalità di aggregazione.