“Il Green Pass alla francese non è una cattiva idea ma deve essere declinato secondo il contesto”. A parlare è il direttore generale dell’Ausl di Modena, Antonio Brambilla. Al momento in Emilia Romagna vi sono ancora circa 120mila Over 60 che non si sono vaccinati, se quest’inverno, prosegue il direttore, “il virus dovesse riprendere a circolare, una buona percentuale di questa categoria potrebbe ammalarsi e anche gravemente. Questo comporterebbe non solo un problema di salute individuale ma avrebbe ripercussioni negative anche sulle strutture ospedaliere. Le scelte di ciascuno devono tener conto anche del benessere della collettività, non mi stancherò mai di ripeterlo”. L’idea di Macron per contrastare la ripresa dei contagi, ovvero la vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario e il green pass per accedere ai luoghi di socialità e mezzi di trasporto come ristoranti, bar, centri commerciali, treni e aerei, “non è stupida ma va valutata con attenzione” specifica Brambilla. Se tale misura, infatti, “costituisce una forzatura eccessiva ad esempio per uscire a cena all’aperto, in altri contesti, come quello scolastico, potrebbe essere utile”. Certo, prosegue ancora il direttore generale, “in considerazione di quanto abbiamo passato da oltre un anno a questa parte, in termini di sofferenza, lutti e privazioni, un atteggiamento prudenziale è quantomai necessario”. L’appello del direttore è uno solo: “vaccinatevi tutti. Chi si rifiuta aprioristicamente di farlo temo non abbia memoria di quanto accaduto. Ricordo che i momenti drammatici vissuti hanno avuto pesanti conseguenze anche sui malati no Covid, come gli anziani fragili, i cronici… persone che non sono state curate adeguatamente perchè tutte le strutture sanitarie dovevano fare i conti con la pandemia. Io non vorrei davvero più trovarmi in quelle condizioni: secondo quanto visto sinora, il vaccino funziona, nel modenese non abbiamo registrato reazioni avverse gravi, dunque ciascuno di noi faccia la propria parte, con senso di responsabilità, e si vaccini. Per il suo bene e quello della collettività”.
Jessica Bianchi