Federconsumatori: un ragazzo su due spende soldi nel gioco d’azzardo

Modena è la provincia dove si perde di più al gioco d'azzardo: in cinque Comuni, tra cui Carpi, si spende di più per le macchinette che per il cibo, in altri quattro più che per la sanità. Lo evidenzia un’indagine di Federconsumatori Modena

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Modena è la provincia dove si perde di più al gioco d’azzardo: in cinque Comuni, ad esempio, si spende di più per le macchinette che per il cibo, in altri quattro più che per la sanità.

È quanto emerge da un’indagine locale di Federconsumatori, con 1.106 partecipanti, che secondo la stessa associazione dei consumatori vicina alla Cgil sarà “utile al mondo della scuola, ai genitori, ai ragazzi stessi ed anche alle amministrazioni locali”. Si legge che sia i ragazzi sia le ragazze, tra coloro che hanno risposto al questionario, sono pressoché unanimi nel tracciare il ritratto del giocatore d’azzardo tipo: uomo, soprattutto disoccupato (ma a seguire lavoratore), non particolarmente giovane, che gioca sia per svago che per la necessità di avere entrate economiche. “Per molti versi un perdente, illuso di risolvere i propri problemi giocando”. Invece, solo il 4% vede come giocatore tipo “una donna”. Anche qui, segnala Federconsumatori, “pesa la sottovalutazione dei giochi più tipicamente a partecipazione femminile: il Gratta&Vinci, il Lotto, il Bingo. Ma analizzando altre risposte pare chiaro che le differenze, se ci sono, risultano contenute, e vanno ricondotte alle diverse tipologie di gioco”. Ad esempio, il 52% delle ragazze ed il 58% dei ragazzi dice di “aver speso soldi” nei giochi d’azzardo. Allo stesso tempo, la metà di chi ha risposto al sondaggio non considera lotto, lotterie e Gratta&Vinci come veri e propri giochi d’azzardo, anche se “il 97% è a conoscenza del divieto di gioco ai minori”. In ogni caso, si sottovaluta “e di molto” quanto viene speso mediamente in Italia per l’azzardo fisico e l’online, nota Federconsumatori

Più in generale, si fa presente nel questionario, nell’ultimo anno prima della pandemia, il 2019, i modenesi hanno speso solo di solo fisico oltre un miliardo di euro, perdendo 245 milioni. Ogni modenese, neonati compresi, ha giocato, nei canali fisici, 1.482 euro pro capite, perdendo 345 euro. A questi vanno aggiunti i tendenziali 600 euro, sempre pro capite e neonati compresi, giocati nel 2019 nei diversi giochi online. “Cifre enormi, che mettono Modena in testa alla classifiche regionale, grazie ad una rete di gioco d’azzardo ipertrofica, in particolare in alcune parti del territorio”, precisa l’associazione dei consumatori allarmata nella sua analisi. Sono cinque, in particolare, i Comuni modenesi dove la spesa pro capite complessiva per gioco d’azzardo ha superato quella alimentare: Sassuolo, Carpi, Formigine, Savignano sul Panaro e Modena. I primi quattro hanno anche registrato il sorpasso sulla spesa sanitaria, pubblica e privata. E se comunque anche nel modenese si è registrato un lieve rallentamento del gioco fisico, anche grazie alla legge regionale a tema, “anche il contenimento degli orari di apertura, voluta da diverse amministrazioni locali, ha avuto effetti importanti”, riconosce Federconsumatori. In ogni caso, completa l’associazione, “da tempo cresce il gioco online, sia per la comodità che per le maggiori possibilità di vincita”.

 

 

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