145 milioni di euro per ospedali, hospice e Case della Salute

Non era la prima volta a Carpi per Roberto Speranza. In Sala dei Mori a Palazzo Pio ha siglato l’Accordo di Programma per nuovi ospedali, hospice e Case della Salute in Emilia Romagna.

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Non era la prima volta a Carpi per Roberto Speranza che, all’inizio del suo intervento, ha fatto un riferimento generico alla prima fase della sua formazione politica. Ebbene sì, l’attuale ministro della Salute aveva 23 anni quando nel 2002 partecipò al campeggio della Festa nazionale della Sinistra giovanile a Carpi e in quell’occasione deve aver conosciuto Alberto Bellelli che aveva 25 anni e Simone Tosi che ne aveva 28. Nella Sala dei Mori di Palazzo Pio, il ministro, alla presenza del Governatore Stefano Bonaccini, ha apposto la firma all’Accordo di Programma, tra Governo ed Emilia Romagna, grazie al quale 145,4 milioni di euro (138 del Ministero e 7,4 della Regione) saranno destinati a 38 interventi su strutture in Emilia Romagna. In particolare riguarderanno: tre ospedali (Cesena, Piacenza, Carpi), due hospice e otto nuove Case della Salute a cui si aggiungono quelle da ristrutturare.

Per Speranza è finita la stagione dei tagli: la pandemia ha ridisegnato la sanità del futuro e “peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla” ha ripetuto due volte citando Papa Francesco.

Mentre si continua a lavorare sul fronte dell’emergenza “per chiudere una stagione drammatica, in cui per mesi siamo stati concentrati sulla battaglia contro il coronavirus, è il momento di programmare la sanità del futuro con un disegno riformatore”.

L’Accordo di Programma è l’impegno concreto a trasformare i 145 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dal Recovery Fund europeo in servizi per le persone. “Si tratta di usare bene le risorse per pianificare il futuro della sanità” ha detto Speranza che ha individuato la parola chiave in prossimità. “In Italia l’assistenza domiciliare rappresenta il 4% della spesa sanitaria ma la casa deve diventare il primo luogo dove ci si cura. Svezia e Germania sono al 9% e noi, che siamo il Paese con più anziani del mondo, vogliamo arrivare al 10%”. Speranza ha poi insistito sulla necessità di innovazione nella sanità con l’utilizzo di nuove tecnologie che possano incentivare la telemedicina. Il nuovo Ospedale di Carpi “è un simbolo positivo”, non lo si costruirà a breve ma “la politica deve guardare più in là rispetto all’oggi”.

A richiamare l’attenzione sulla necessità di personale è stato il Presidente della Provincia Gian Domenico Tomei che ha individuato le criticità maggiori nella medicina di base, che da troppo tempo soffre di carenza di personale, e ha ribadito la necessità di garantire continuità al lavoro dei medici in pensione negli hub vaccinali.

Sara Gelli

 

 

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