Il sole è un grande alleato della salute e dell’umore, ma bisogna sapere come esporsi. Per questo la Farmacia Santa Caterina in via Pezzana n°82 e la Farmacia Del Popolo in via C. Marx n°23, da anni impegnate in prima linea nella sensibilizzazione contro i tumori della pelle e nell’educazione verso una corretta esposizione al sole, sono al servizio dei cittadini con consulenze personalizzate. In particolare abbiamo intervistato la dottoressa Marina Colli e la dottoressa Stefania Bellelli per approfondire i comportamenti da adottare per abbronzarsi bene e in sicurezza.
Fa bene esporsi al sole?
“Assolutamente sì. Il sole permette al corpo di produrre la vitamina D, fondamentale per assorbire il calcio e per rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, il sole fa bene all’umore perchè stimola la produzione della serotonina, il neurotrasmettitore noto come l’ormone del buonumore”.
L’esposizione al sole comporta anche dei rischi?
“Se non ci proteggiamo adeguatamente il sole può danneggiare la pelle sia a breve termine con scottature e fotodermatiti, che a lungo termine causando fotoinvecchiamento e fotocarcinogenesi, ovvero mutazioni del DNA cellulare che portano a cheratosi attiniche e a tumori della pelle. Per questo è importante proteggere la pelle con filtri solari ad ampio spettro che creano uno schermo contro i raggi UVA, UVB e infrarossi”.
Come si sceglie il solare più adatto ?
“E’ importante conoscere la LATITUDINE alla quale ci si espone: c’è differenza tra esporsi in Italia oppure ai tropici dove i raggi del sole attraversano un minor numero di strati di atmosfera e quindi penetrano maggiormente nella pelle. Poi, occorre riconoscere il proprio FOTOTIPO, cioè l’insieme delle caratteristiche fisiche individuali (etnia, colore degli occhi e dei capelli, facilità nell’abbronzarsi). L’appartenenza a un particolare fototipo (da I a VI) significa minore o maggiore melanina, il pigmento naturale che la nostra pelle produce dopo i primi giorni di esposizione diretta al sole per difendersi naturalmente dai danni solari.
I bambini, invece, necessitano di creme con SPF Molto Alto con un’adeguata combinazione di filtri fisici e chimici, e che siano specifiche per la loro pelle che è più sottile e delicata rispetto a quella degli adulti.
Come si svolge la vostra analisi del fototipo?
“Da oggi in farmacia abbiamo la possibilità di eseguire un’analisi della pelle con un innovativo strumento: il SOFT FX della ditta Callegari con sonde wireless e microcamera con ingrandimenti 100x e 400x in grado di inviare i risultati a smartphone o tablet via QR code scan system o via e-mail. È possibile analizzare il sebo, l’idratazione e la melanina, il ph e l’elasticità cutanea per un’accurata valutazione dell’invecchiamento cutaneo.
“La nostra analisi del fototipo fornisce un’indicazione precisa sul contenuto di melanina e indica il fototipo a cui si appartiene. Attraverso una mappa che indica la zona geografica di esposizione al sole e, in base al fototipo rilevato, si saprà con certezza quale filtro utilizzare al fine di avere la pelle protetta e un’abbronzatura perfetta e duratura”.
E per chi ha dei dubbi sullo stato di salute della propria pelle?
“Nell’ambito della Farmacia dei Servizi è possibile avvalersi della Telemedicina, cioè di una valutazione clinica a distanza di uno specialista che referta in 24 ore. La Dermatoscopia è una tecnica non invasiva rivolta alla diagnosi precoce del melanoma e non solo (cheratosi seborroiche, cheratosi attiniche, patologie della pelle come la psoriasi, le dermatiti, le micosi, la couperose, l’acne e la rosacea), basata su uno strumento ottico chiamato dermatoscopio che permette di osservare campioni sub-cutanei non visibili a occhio nudo favorendone il riconoscimento. Lo specialista può valutare la necessità di eseguire una MAPPATURA dei nei con scadenze regolari per coglierne il minimo mutamento, e consiglierà i trattamenti da utilizzare per le patologie osservate”.
Qual è la quantità giusta di crema da utilizzare?
“La quantità di crema solare necessaria per garantire il livello di protezione SFP scelto corrisponde a circa sei cucchiaini per ricoprire l’intero corpo di un adulto. Ne consegue che un flacone di solare da 200 ml andrebbe esaurito in una settimana”.
Quali sono gli errori più comuni da evitare?
“Non dimenticarsi di riapplicare la crema dopo il bagno, dopo lo sfregamento con la sabbia e, in generale, dopo due ore dall’inizio dell’esposizione. Non dimenticare di proteggere anche piedi, orecchie e il cuoio capelluto se i capelli sono diradati”.
Creme viso, corpo e doposole: servono tutte?
“Sì, le creme viso sostituiscono la crema viso giornaliera e la loro texture è studiata per questo scopo. Il prodotto corpo è più fluido per facilitare l’applicazione ed è inoltre resistente all’acqua, mentre il doposole ha la funzione di idratare la pelle del corpo dopo la doccia serale e di spegnere, con le sostanze antiossidanti in esso contenute, le reazioni ossidative che sono state scatenate dai raggi (UVB-UVA-IR). La protezione solare può essere integrata anche con la fotoprotezione sistemica: integratori ricchi di antiossidanti, di vitamine D, C, E e precursori della A con lo scopo di aiutare a proteggere le cellule dallo stress ossidativo causato dalle radiazioni solari e aumentare la produzione della melanina endogena”.
Oltre alla nostra salute è possibile proteggere anche la salute dell’ambiente?
“Sì, crediamo che scegliere i solari giusti significhi anche impegnarsi a proteggere la pelle nel rispetto degli oceani e dei mari. E’ possibile minimizzare l’impatto dei prodotti solari sull’ambiente marino utilizzando filtri solari non eco-tossici per coralli, fitoplancton e zooplancton e senza siliconi. Inoltre, anche le confezioni sono sempre più eco-sostenibili con un minor utilizzo della plastica”.
Chiara Sorrentino
Articolo Pubbliredazionale