La Cooperativa Scai ha acquistato la Casa del Popolo di Fossoli ma, assicura il presidente Ilario De Nittis, “continuerà a essere un luogo di incontro nonché un’opportunità di crescita sociale”. Non appena appresa la notizia della vendita, prosegue De Nittis, “mi sono precipitato sul posto e quella visita è stato un punto di non ritorno: non era una casa vuota e neppure un edificio abbandonato perché molte persone se ne prendevano cura esattamente come se non fosse stato in vendita! Il senso di responsabilità civile, l’impegno a curare le piante del giardinetto, la voglia di lottare che ho letto negli occhi di alcuni anziani presenti mi ha coinvolto a tal punto che mi sono detto: questo luogo è già attivo ed è già un riferimento per le persone che vivono nelle vicinanze… perché non provare a dare gambe al loro sogno di continuità?”.
La Casa del popolo ricopre, per tradizione, un importante ruolo di connettività sociale perciò, sottolinea il presidente, “dare vita qui a un circolo assistito non è come partire da zero, vuol dire semplicemente ripartire da dove ci si è fermati, richiamare energie, volontà, percorsi interrotti e rilanciare un progetto di nuova comunità civica, inclusiva, carica di spunti, con lo sguardo puntato verso il futuro”.
L’immobile – che sarà completamente rimesso a nuovo e per il quale sono già stati affidati i lavori di ristrutturazione – continuerà a essere un luogo di incontro, perché ci impegneremo tutti insieme a offrire risposte alle esigenze dei Fossolesi e non solo… terremo le porte aperte a giovani e anziani, bambini, ragazzi e famiglie. Facciamo così da oltre 10 anni sul territorio in cui operiamo e continuiamo a investire su nuove proposte con passione e determinazione”.
Il nuovo circolo riempirà un vuoto e vuole rispondere alle esigenze avanzate da numerose famiglie: “ad oggi – spiega De Nittis – non esiste un luogo ponte tra il classico centro di promozione sociale o circolo come lo chiamavano una volta, e il centro diurno. Ci sono anziani che seppur ancora parzialmente auto sufficienti sono condannati a trascorrere il proprio tempo in un Con tra Diurno perchè non hanno nessun’altra alternativa. Il nostro obiettivo, attraverso la creazione di questo progetto, è di ridare dignità a quelle donne e a quegli uomini che non devono – e non vogliono – ancora rientrare in un sistema di carattere socio-sanitario ma, semplicemente, assistito. Sul nostro territorio esistono numerose esperienze messe in campo dal mondo terzo settore per supportare gli anziani ma credo sia essenziale dare forma a una prima infrastruttura in grado di dare risposte a queste crescenti esigenze”.
Quali servizi quindi si troveranno all’interno dell’ex Casa del Popolo?
“L’ex Casa del Popolo rappresenterà una sorta di laboratorio di servizi. Uno spazio sperimentale che accoglierà e includerà non solo persone autosufficienti, ma anche persone da sostenere nel loro bisogno di socialità. Si tratterà dunque di un servizio strutturato e gestito per favorire quanto più possibile anche la presenza di anziani che sarebbero costretti a rimanere da soli, anche se ancora in grado si socializzare. Persone che ad esempio necessitano di essere supportate nella somministrazione del proprio piano farmacologico e altri che hanno bisogno di qualcuno che li accompagni al bagno. Luoghi dove le signore non dovranno più occuparsi della cucina e delle pulizie ma dove dedicarsi ai propri hobby. Insomma dentro a questo circolo non ci saranno solo gnocco e tigelle, erogheremo servizi via via sempre più differenziati a seconda delle richieste che le famiglie ci faranno pervenire. Un servizio sperimentale e speriamo replicabile anche negli altri circoli cittadini. Un’occasione questa che potrebbe segnare una vera e propria ripresa per degli spazi oggi in profonda crisi”.
Perché avete deciso di puntare su Fossoli?
“Dopo il successo di sviluppo del Welfare di comunità, in centro a Carpi, con la Residenza Stella sentiamo l’esigenza e la responsabilità sociale di realizzare servizi anche nelle frazioni. Abbiamo colto al volo questa opportunità anche perché negli ultimi anni Fossoli è cresciuta e crediamo sia doveroso iniziare un percorso condiviso di aggregazione e di supporto ai nuovi bisogni emergenti. Inoltre – sorride Ilario De Nittis – io a Fossoli sono cresciuto e lì ho incontrato persone davvero speciali”.
Ci saranno nuovi posti di lavoro?
“Assolutamente sì. In questi anni abbiamo cercato di privilegiare donne giovani e madri: noi siamo una cooperativa e riteniamo importante mantenerci coerenti tra i nostri obiettivi generali e le garanzie di benessere delle socie/lavoratrici, soprattutto. Nella struttura di Fossoli andremo nella medesima direzione ma in modo ancor più incisivo dal momento che, all’interno del complesso, è previsto anche uno spazio dedicato ai figli delle nostre donne cooperatrici con personale qualificato a loro dedicato. In questo modo diamo il nostro contributo, affinché le donne possano conciliare i tempi di vita con quelli del lavoro e continuare così ad avere un ruolo attivo all’interno della società senza rinunciare alla gioia più grande, ovvero la maternità”.
Tra le pareti di questa struttura, vecchio e nuovo, giovani e anziani, si incontreranno: “perchè insieme – conclude Ilario De Nittis – si va più lontano”.
Jessica Bianchi