“Essere amati è un miracolo, un grande dono. E noi abbiamo avuto la fortuna di avere vicino un uomo straordinario, un amico sincero e un padre meraviglioso. Tu con i tuoi sorrisi. Amore immenso ti amiamo da morire”. Questo lo struggente messaggio che Barbara e i suoi figli Giulia e Matteo hanno voluto scrivere sul retro della foto ricordo di Fabio Terzilli, il poliziotto che ha perduto la vita in un terribile incidente in via Roosevelt lo scorso 22 maggio, a soli 45 anni. A celebrarne la memoria oggi, 31 maggio, c’erano davvero tutti.
Una folla composta e silenziosa si è riunita davanti alla Cattedrale per dare a Fabio un ultimo e commosso saluto. Alle esequie una folta rappresentanza non solo dei colleghi della Polizia di Stato ma di tutte le forze dell’Ordine e delle autorità cittadine: dai Carabinieri alla Finanza, dalla Polizia Locale ai Vigili del Fuoco, al sindaco Alberto Bellelli. Davanti al Duomo hanno sfilato, in sella alle loro biciclette, anche i ciclisti di Sportissimo, squadra nella quale correva in modo amatoriale anche Fabio.
Originario di Teramo, Terzilli era in servizio a Carpi da 23 anni, prima alla squadra volante, poi all’Anticrimine. Assistente capo coordinatore in servizio al Commissariato, Fabio era amato e benvoluto da tutti. Una vita la sua, ha ricordato don Massimo durante la solenne cerimonia funebre, “spesa per il bene degli altri, con dedizione e impegno. Un’esistenza vissuta per adempiere il proprio dovere nel solco di quanto diceva San Paolo ovvero che Nessuno vive per se stesso, ma per gli altri.
“Aveva la divisa cucita sulla pelle”, ha commentato commosso il questore Maurizio Agricola che, rivolgendosi a Barbara e ai ragazzi ha assicurato loro che la Polizia di Stato “è una seconda famiglia e sarà sempre con voi”. Dopo il Silenzio, intonato in cattedrale, il feretro è stato riportato sul sagrato, dove il suono delle sirene ha onorato Fabio Terzilli mentre un elicottero della Polizia di Stato, sorvolava Piazza Martiri.
J.B.